Nozze gay, slitta la delibera sulle unioni civili. Centrodestra diviso: Alemanno pronto al ricorso, la Belviso a favore | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Nozze gay, slitta la delibera sulle unioni civili. Centrodestra diviso: Alemanno pronto al ricorso, la Belviso a favore

Slitta ancora, questa volta alla prossima settimana, molto probabilmente a giovedì, l’inizio della discussione in assemblea capitolina della delibera per l’istituzione del registro delle unioni civili a Roma. «Le opposizioni hanno chiesto gli interventi in deroga sulla delibera che riguarda il piano bus – spiega il coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo – e quindi chiuderemo il piano bus martedì. Presumo giovedì prossimo inizierà la discussione sulle unioni civili». «Stiamo perdendo tempo – si lamenta la consigliera di Sel Imma Battaglia – Le opposizioni stanno già facendo ostruzionismo con dei giochetti in modo da fermare le unioni civili. Ora non so se c’è un accordo con qualcuno della maggioranza…». «Chiedo scusa ai cittadini di Roma – aggiunge – ma vorrei sottolineare che questa non è la delibera di Imma Battaglia ma il registro delle unioni civili previsto nel programma della maggioranza». – E con lo slittamento della discussione della delibera sulle unioni civili Imma Battaglia perde una scommessa con il suo collega d’opposizione Marco Pomarici (Ncd), sicuro che anche oggi non sarebbe iniziato il dibattito in Aula. Al termine dei lavori del consiglio comunale la consigliera di Sel ha consegnato a Pomarici una moneta da 2 euro. La posta in gioco era appunto un caffè pagato.

«La circolare del ministro Alfano non è una scelta ideologica ma un atto dovuto per rafforzare il lavoro delle prefetture nel far rispettare le leggi vigenti. Noi siamo pronti a fare ricorso al prefetto di Roma se l’assemblea capitolina dovesse approvare la delibera sui matrimoni gay». Lo ha detto Gianni Alemanno, intervenendo a Uno Mattina. «Il registro delle unioni civili che stanno istituendo illegalmente alcuni sindaci di centrosinistra non ha valore giuridico ed è quindi un imbroglio – aggiunge – Personalmente io sono contrario alle unioni civili, se queste diventano un matrimonio di serie B. Diverso è ragionare sul riconoscimento di diritti individuali, ma temiamo che il riconoscimento dei matrimoni gay sia il primo passo per consentire alle coppie omosessuali di accedere alle adozioni. Su questo punto siamo pronte a fare le barricate, perchè i bambini non sono un giocattolo, ma hanno diritto ad una famiglia composta da un padre e da una madre, non da un genitore 1 e un genitore 2».«Io non dedicherò neanche dieci minuti del mio tempo per impedire a qualcuno di essere felice. La destra inglese ad esempio è una destra laica, liberale e liberista, aperta ai matrimoni gay e vince le elezioni. La destra italiana ha un impianto archeologico sui temi etici e non solo perde le elezioni, ma si sta velocemente estinguendo». Così il consigliere di Roma Capitale, Sveva Belviso, fondatrice di Altra Destra, nella sua intervista rilasciata a Giornalettismo.com «Sulle unioni civili proporrò un mio ordine del giorno, assolutamente più concreto rispetto alla delibera »fuffa« di Marino, in cui impegno Roma, come capitale d’Italia a farsi forza e far mettere all’ordine dei lavori del Parlamento la discussione sui diritti civili degli omosessuali. L’inserimento nel registro civile proposto in Campidoglio è una cosa da vetrina non garantendo alcun tipo di diritto. Il nostro obbiettivo è dare uguali diritti a tutti per rendere lo stato più forte. Sono quindi favorevole ai diritti civili degli omosessuali perchè la destra vuole un paese più forte e sicuro». – «Mentre la Città muore, per una incapacità di gestire i bisogni e le esigenze dei cittadini e delle imprese romane, la sinistra, sulle Unioni Civili gioca al ‘Vorrei non vogliò. Se da un lato, attraverso gli organi di stampa Marino e i suoi compagni dichiarano quotidianamente di voler affrontare il tema delle unioni civili in Assemblea Capitolina, altri compagni prendono tempo per non decidere. Io continuo ad essere contrario ad una questione meramente ideologica, visto che la legislazione italiana non la prevede. Quel che mi sorprende è vedere la calma con cui la consigliera Battaglia accetta i rinvii della sua maggioranza». Lo dichiara, in una nota, Marco Pomarici. «È ora che i consiglieri del Partito Democratico – aggiunge – gettino la maschera e decidano da che parte stare. Il fronte del si ha accolto nuove adesioni anche dai banchi dell’opposizione. C’è un’altra destra in Campidoglio che è favorevole addirittura ai matrimoni gay. Credo quindi che sia arrivato per tutti il tempo di rivelare la propria posizione facendo outing».

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