Opera, arriva il soccorso tedesco. Teatri lirici di Berlino: "Licenziamenti fatali" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Opera, arriva il soccorso tedesco. Teatri lirici di Berlino: “Licenziamenti fatali”

Aiuto in extremis dei tre enti lirici di Berlino – Staatsoper, Deutsche Oper e Komische Operà ai musicisti dell’Opera di Roma, con appello al sovrintendente Carlo Fuortes e al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, a ripensarci sulla decisione di licenziare 182 membri di orchestra e coro. A 26 giorni dalle dimissioni di Riccardo Muti, e nove dal licenziamento dell’orchestra e del coro dell’Opera di Roma, i tre teatri lirici della capitale tedesca solidarizzano in un comunicato con loro colleghi, definendo «fatale» l’effetto, anche fuori dell’Italia, dei licenziamenti. I teatri dicono di avere appreso «con sgomento dei piani dell’Opera di Roma di licenziare tutti i membri del coro e dell’orchestra e di esternalizzare in futuro il lavoro artistico del teatro». Nel comunicato si rivolge anche un «appello pressante al sovrintendente e al sindaco di Roma a ripensarci sulla decisione». L’arte ha bisogno di sicurezza, si legge ancora: «il suono inconfondibile di ogni grande coro e orchestra e’ il risultato di un lungo lavoro che può essere svolto solo in condizioni sociali sicure». Il comunicato rappresenta la prima presa di posizione dei teatri tedeschi dopo gli eventi di Roma. La Staatsoper, il cui direttore musicale è Daniel Barenboim, che era fino a poco fa direttore musicale della Scala, anche se sollecitata a farlo dopo la lettera di dimissioni di Riccardo Muti il 21 settembre, non si era pronunciata finora sulla vicenda. Il licenziamento di tutta la compagine artistica di un teatro lirico del livello di Roma, che viene spinta in direzione di una finta autonomia, «sarebbe a nostro avviso un segnale con effetto fatale ben al di là Italia». «Ci auguriamo fortemente – chiude il comunicato – che verranno trovate altre possibilità per dare finalmente all’Opera di Roma una base finanziaria sicura e preghiamo le persone interessate a ripensare i loro piani». I tre teatri lirici fanno parte di una Fondazione di diritto pubblico con ensemble fissi e forti sussidi pubblici. La Staatsoper Unter den Linden, nell’est della città, che adesso è in restauro e si è trasferita provvisoriamente nello Schiller Theater, a ovest, è il teatro lirico più importante della capitale. Barenboim è da anni il suo direttore artistico mentre il sovrintendente è Juergen Flimm. Il teatro conta 530 dipendenti di cui 130 musicisti dell’orchestra e 84 cantanti del coro. Il bilancio complessivo della Staatsoper è di circa 58 milioni di euro di cui 41,78 messi dal Land di Berlino e 1,78 dal governo federale. L’ensemble è fisso ma per determinate produzioni o ruoli vengono ingaggiati anche cantanti esterni. In genere nei grandi teatri in Germania, dove la mano pubblica, a livello di governo centrale e di Laender, è molto presente, i dipendenti sono tutti fissi. E questo vale anche per Berlino.

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