Sciopero sociale, gli studenti occupano uno spazio de La Sapienza abbandonato da anni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Sciopero sociale, gli studenti occupano uno spazio de La Sapienza abbandonato da anni

«Oggi noi studenti e studentesse di Sapienza Clandestina abbiamo occupato una struttura facente parte del dipartimento di Fisiologia e Farmacologia all’interno della cittá universitaria, abbandonata e non utilizzata da anni. Come questo tantissimi altri edifici, stanze, stanzoni e camere all’interno dell’universitá sono abbandonati e dimenticati, quando la necessità di spazi di aggregazione, socialità, aule studio, sentita dagli studenti è sempre più forte. Non solo questi spazi rimangono inutilizzati, ma quando gli studenti decidono di trovare da soli la soluzione per i loro bisogni, queste iniziative vengono contrastate e represse. Le esperienze del Lucernario Occupato, dell’Aula Portico di Sociologia e dell’aula Mohammed Bannour a Scienze Politiche, parlano proprio di questo: tutti esempi di spazi sotratti all’abbandono e all’incuria, cui gli studenti hanno donato nuova vita trasformandole in aule studio e luoghi di confronto e condivisione, e che quest’estate sono state sgomberate e restituite nuovamente al buio e alla polvere». Così in un comunicato gli studenti di Sapienza Clandestina. «Sgomberi che, avvenuti tramite l’intermediazione di agenti di polizia, sono stati tutti fortemente voluti e richiesti dal nostro dimissionario Rettore Luigi Frati – continua la nota – Il Magnifico ha infatti sempre rifiutato il confronto diretto con gli studenti, probabilmente proprio perchè l’idea di università che ha in testa e che ha cercato di realizzare non è un’università per gli studenti. La strategia politica del suo mandato è stata tesa a realizzare un’università di elitè, con numeri chiusi e percorsi di eccellenza, in cui nessun servizio viene offerto agli studenti che sono trattati solo come piccoli robotini che senza farsi troppe domande devono frequentare questo posto grigio, avvilente e cupo che sta diventando l’università. Proprio perchè fra pochi giorni avverrà l’insediamento del nuovo Rettore Gaudio, vogliamo fin da subito ribadire la nostra contrarietà al progetto di distruzione dell’università e non ci stancheremo mai di ripeterlo e di dimostrarlo. La nostra azione di oggi, l’occupazione di uno spazio, la restituzione agli studenti di un luogo altrimenti condannato all’incuria, per noi rappresenta ancora un passo per la costruzione di un’ alterità: un passo verso la costruzione di un’università libera e accessibile a tutte e tutti, in cui si condividono liberamente saperi, in cui tutti possono permettersi di pagare le tasse universitarie e di acquistare i libri di testo. La giornata di oggi è una data significativa perchè sarà attraversata in tutta Italia da decine e decine di iniziative e mobilitazioni, caratterizzate dalla parola d’ordine di Sciopero Sociale, che vedranno protagonisti lavoratori, studenti, precari, migranti, tutte e tutti impegnati a riconquistare la loro dignità ed il loro futuro».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login