Misure anti-terrorismo alla Camera: dopo l’attentato in Canada allerta a Montecitorio
La sparatoria di Ottawa risolleva il problema dei cosiddetti «lupi solitari», difficilmente individuabili e delle misure preventive di vaglio
Il capo dei commessi di Montecitorio come Kevin Vickers, il capo delle sicurezza del Parlamento di Ottawa? Un uomo addestrato e pronto,se necessario, ad impugnare la pistola per difendere l’inviolabilità del Parlamento italiano da chiunque cerchi di entravi o di minacciarlo con le armi? Non è proprio fantapolitica perchè la Camera (il Senato per ora tace sulla questione) si sta ponendo di garantire la sicurezza dell’attività parlamentare ai tempi dell’Isis e del terrorismo dei «lupi solitari». Due le proposte arrivate finora e tutte e due da un ex magistrato, Stefano Dambruoso (Sc), esperto di terrorismo islamico, che oggi ricopre il delicato incarico di Questore di Montecitorio. L’ex magistrato propone di rafforzare i controlli attorno al Palazzo e di predisporre corsi sulla sicurezza per i commessi ora pronti a fronteggiare risse tra deputati in Aula, al massimo, e non certo terroristi armati. La sparatoria di Ottawa risolleva il problema dei cosiddetti «lupi solitari», difficilmente individuabili e delle misure preventive di vaglio, controllo e individuazione che si possono predisporre dentro e attorno alle Aule del Parlamento. «Non è possibile che chiunque possa avvicinarsi alla Camera, trovandosi davanti solo due militari», dice il Questore Dambruoso. Dopo i fatti di Ottawa si sta «studiando come tenere il più lontano possibile i cittadini che vogliono avvicinarsi», dice intervistato da Sky tg24. L’attacco al Parlamento canadese «non può non metterci in guardia sui potenziali rischi che anche le istituzioni del nostro Paese corrono di fronte alle minacce terroristiche di qualsivoglia natura. La nostra capacità deve essere quella di prevenire tali attacchi, ovvero essere nelle condizioni di arrivare un istante prima piuttosto che un istante dopo la realizzazione di un’azione terroristica. Per queste ragioni, nella mia veste di Questore della Camera dei Deputati ma anche di esperto di questioni legate al terrorismo internazionale, ho ritenuto di proporre al servizio di sicurezza della Camera dei deputati di predisporre, a breve, nella necessaria riconsiderazione delle funzioni e delle dinamiche operative degli assistenti parlamentari, un corso di formazione e aggiornamento che consenta agli stessi assistenti parlamentari, che già lavorano quotidianamente con professionalità, lealtà e abnegazione, di avere gli strumenti per gestire eventuali situazioni di crisi». Finora il « vaglio» attorno alla Camera, specie nei giorni di seduta, è stato sempre attento ed è stato un commesso a sbarrare fisicamente, poche settimane fa, l’entrata ad un gruppo di manifestanti Curdi che volevano «sfondare» l’ingresso della Camera. In piazza, accanto al Palazzo, l’unico episodio di una certa gravità che si ricorda è il ferimento del brigadiere Giuseppe Giangrande, colpito da Luigi Preiti davanti a Palazzo Chigi il 28 aprile 2013. Ma va detto che il terrorismo, nazionale o internazionale, non c’entrava nulla.(
Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login