Incidente in Nepal, migliorano le condizioni delle due volontarie ferite | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Incidente in Nepal, migliorano le condizioni delle due volontarie ferite

Migliorano gradualmente le condizioni di Chiara Mastrofini e Marta Lanzi, le due volontarie italiane coinvolte venerdì nel Nepal centrale in un pauroso incidente automobilistico che ha avuto un bilancio di 15 morti, e che oggi in serata hanno ricevuto la visita dell’ambasciatore d’Italia Daniele Mancini. Lo ha confermato per telefono all’ANSA la mamma di Chiara, Sandra Berrettoni. Commentando lo stato di salute delle due ragazze, ricoverate insieme in una stanza del Norvic International Hospital della capitale nepalese, la signora Berrettoni ha spiegato che «per quanto riguarda Chiara, romana, i medici vogliono tenerla per precauzione ancora un paio di giorni in terapia intensiva». «Sta migliorando – ha aggiunto – ma certo nell’incidente ha riportato molte contusioni e ha una ferita alla testa che ha richiesto l’applicazione di vari punti. Quando la sposteranno, dovrà comunque restare ancora tre o quattro giorni per rimettersi in sesto». Per quanto riguarda la veneta Marta, invece, il problema principale è stato «la frattura di una clavicola», oltre a qualche contusione minore. «Anche lei – ha sottolineato la mamma di Chiara – è sotto osservazione in terapia intensiva, ma neppure le sue condizioni preoccupano i medici». Riferendosi infine alla visita dell’ambasciatore in India Mancini, accreditato anche in Nepal, la donna ha detto che il diplomatico, arrivato poco prima a Kathmandu da New Delhi, «si è interessato molto alle condizioni di salute delle due ragazze assicurando ogni possibile appoggio da parte della struttura. consolare italiana».

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