Vigili sul piede di guerra: "Pronti allo sciopero, situazione da allarme rosso" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vigili sul piede di guerra: “Pronti allo sciopero, situazione da allarme rosso”

È ancora frattura tra Campidoglio e vigili urbani, questa volta sul piede di guerra per la riorganizzazione del corpo di Polizia locale. Cgil, Cisl e Uil parlano di «allarme rosso» e dichiarano lo stato di agitazione. E i caschi bianchi sono pronti anche scendere in piazza per uno sciopero di categoria. Il malcontento tra i pizzardoni della Capitale cova ormai da tempo. E durante il primo anno di governo Marino sono state diverse le volte che i vigili hanno protestato contro le scelte fatte dal sindaco-chirurgo e dal comandante Raffaele Clemente.«Tra le motivazioni che ci portano allo stato di agitazione lo sventramento del corpo della Polizia municipale – commenta Francesco Croce della Uil – Il duo Clemente-Modafferi, invece di trovare un equilibrio, smantella ogni giorno una parte della Polizia municipale ed inventa operazioni sconclusionate. La situazione è da allarme rosso. Per ora ci prepariamo ad organizzare l’assemblea generale ma in extrema ratio siamo pronti anche allo sciopero di categoria». «La politica è latitante rispetto alla gestione del corpo – aggiunge – Il sindaco Marino non ha attivato nessun tavolo con sindacati per ragionare sulle priorità. Manca un progetto e i vigili manifestano di fronte questo un forte malcontento». Per la Cisl «ormai si è superato ogni limite»: «C’è un nuovo tentativo di riorganizzare il corpo da un punto di vista unilaterale – dice Giuliano Contaldi – e questo produce solo grossa confusione tra i vigili che non sanno come gestire questa nuova situazione. Questa gestione, senza ascoltare i sindacati, va avanti con spot che vanno di fatto a creare solo un assoluto disagio sui servizi e sulla città. Siamo nelle condizioni di poter procedere con uno stato di agitazione che coinvolgerà tutti i gruppi e che ci porterà manifestazioni eclatanti e ad un’assemblea generale del corpo». E della mancanza di un confronto con l’amministrazione Marino si lamenta anche la Cgil: «Se non ci sarà un’inversione di tendenza significativa – annuncia Emiliano Scipioni – noi metteremo in campo tutte quelle iniziative che si renderanno necessarie per riconoscere ai lavoratori la titolarità di un dovuto confronto rispetto a progetti organizzativi. I pochi tavoli che si sono avuti con il comando del corpo sono stati assolutamente inconcludenti e mortificanti in quanto non si è riusciti a dare risposte sulle finalità del progetto». Per il Pd Roma un eventuale sciopero dei vigili sarebbe una «vera sciagura per la città». «Evitiamo dunque un nuovo braccio di ferro che rischia di generare ulteriori tensioni. Aprire oggi una vertenza in una città già in grande difficoltà avrebbe pesanti ricadute sulla mobilità e sulla sicurezza dei romani» chiosa Giovanna Ceccarelli, responsabile lavoro dei dem, che invita il sindaco Marino ad aprire il confronto con i sindacati. Sulla stessa linea il capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola: «Bisogna evitare di arrivare ad uno sciopero che metterebbe in ginocchio la città. Nessuna decisione unilaterale sull’organizzazione del corpo dei vigili urbani può essere presa senza un confronto con le forze sindacali».

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