Lavoro, gli operai di Terni caricati: due feriti. Questura: "Volevamo occupare Termini" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lavoro, gli operai di Terni caricati: tre feriti. Questura: “Volevano occupare Termini”

Due video, due punti di ripresa e di vista diversi sui tafferugli di stamani a Roma tra operai dell’Ast di Terni e forze di polizia. Otto feriti il bilancio finale tra lavoratori e agenti. Le cariche le ammette la stessa Questura, che però parla di azione di «contenimento» per fermare i manifestanti. I quali da un sit-in pacifico e autorizzato davanti all’ambasciata di Germania – contro la tedesca ThyssenKrupp che possiede le acciaierie – «volevano dirigersi alla stazione Termini e occuparla», secondo le autorità. Ma i manifestanti replicano, «volevamo andare al Ministero dello Sviluppo Economico no alla Stazione» «Siamo stati manganellati senza motivo», ribattono i sindacati. La Fiom-Cgil ha diffuso delle immagini in cui si vedono gli operai già a contatto con la polizia in piazza Indipendenza, a poche decine di metri dall’ambasciata, con urla e spintoni tra le macchine parcheggiate e i furgoni blindati. I poliziotti cercano di tenere indietro i manifestanti con gli scudi antisommossa, ma quelli non si allontanano. Poi volano degli oggetti sugli agenti, gli operai si rifanno sotto in gruppo – alcuni hanno il cappuccio della felpa tirato su o il caschetto da lavoro – e a quel punto partono le manganellate, numerose e da parte di diversi agenti. I manifestanti indietreggiano, tra urla e insulti agli agenti, che ripiegano verso il blindato. Nel video diffuso dalla Questura, invece, la scena è ripresa da altra angolazione e le manganellate si intravedono solo. Evidente invece il lancio di alcuni oggetti da parte degli operai, evidenziato con un ralenty e un cerchietto rosso nelle immagini. I manifestanti sono decine e si avvicinano a un cordone di polizia a un angolo di piazza Indipendenza. «Hanno tentato di forzare il cordone posto a sbarramento, allo scopo di raggiungere la stazione Termini per occuparla, passando per via Solferino», scrive la Questura in una nota. Dopo lo scontro, «è stato concesso ai lavoratori di poter effettuare un corteo da Piazza dell’Indipendenza fino a via Molise dove ha sede il ministero dello Sviluppo Economico (Mise)», prosegue la nota. «»Una carica senza senso, violenta e indiscriminata, senza alcun preavviso«, racconta il segretario del sindacato Fillea di Terni, Cristiano Costanzi, che ha avuto 20 punti di sutura alle testa e alla bocca. »Stavamo mediando tra lavoratori e forze dell’ordine per farci scortare al Mise – aggiunge – La cosa assurda è che dopo averci carica ci hanno consentito di sfilare« al Mise. I sindacati chiedono al governo di chiarire l’accaduto. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio promette trasparenza e spiega che il ministro dell’Interno Angelino Alfano »ricostruirà l’accaduto in poche ore«. Tutti i gruppi parlamentari del Senato sollecitano Alfano a riferire sulle cariche. Anche la Procura di Roma si muove: attende i filmati e il rapporto della Digos per decidere se indagare o meno.

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