Record di rapine: 23 in un mese, sgominata una banda formata da 4 ragazzi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Record di rapine: 23 in un mese, sgominata la banda-terrore della metro

Puntavano la vittima di turno ai tornelli d’ingresso della stazione della metro, si avvicinavano con una scusa e, dopo averla accerchiata, la minacciavano con un coltello. Incuranti delle telecamere di sorveglianza, non esitavano a riempire di calci e pugni chi tentava di reagire, come un ragazzino a cui hanno rotto il naso. Un copione che si è ripetuto per almeno 23 volte in un mese e a farne le spese sono stati principalmente ragazzini che viaggiavano da soli nelle stazioni della linea B. Ma la banda di giovanissimi rapinatori è stata sgominata dai carabinieri. Cinque i giovani arrestati e una ragazza, che aveva un ruolo marginale, denunciata. A finire in manette due 19enni (un romano e uno di origini albanesi) e tre 17enni (tra cui una ragazza che si trova ai domiciliari). Si tratta di giovani nullafacenti provenienti da famiglie umili, molto amici fra di loro e legati dall’obiettivo di trovare «soldi facili». Tra loro anche due nomadi. Quasi tutti con precedenti alle spalle per droga e rapina, si muovevano come un «branco»: spregiudicati e incuranti di farsi riprendere in faccia dalle telecamere. Le aggressioni sono state, infatti, immortalate dalla video-sorveglianza delle varie stazioni. La più violenta l’ha subita un ragazzino di 16 anni che è stato riempito di calci e pugni perchè aveva provato a reagire. Il giovane è rimasto ricoverato per diverse settimane in ospedale per la frattura delle ossa nasali. Episodi che avevano creato, riferiscono gli investigatori, un vero e proprio «allarme sociale» tra i genitori del quadrante sud della Capitale, in particolare nelle zone di Marconi e San Paolo dove si era verificato il maggior numero di episodi. Dopo le rapine gli arrestati si vantavano sui loro profili Facebook, pubblicando le foto del denaro ricavato e i momenti di svago subito dopo ‘il colpò. Ed è proprio dall’analisi del social network e delle registrazioni della videosorveglianza che i carabinieri della stazione San Paolo e della compagnia Eur, guidati dal maggiore Antonio Forte, sono risaliti agli autori delle rapine avvenute tra giugno e luglio. La svolta si è avuta con l’arresto in flagranza di due dei sei membri della banda presi lo scorso 8 luglio mentre rapinavano un 18enne nella metro Marconi. Da lì i militari hanno individuato gli altri quattro amici. Il giro d’affari stimato è di circa 30 mila euro, circa mille euro al giorno. Secondo gli investigatori, la banda ha messo a segno anche più di un ‘colpò in una giornata. A quanto accertato, smerciavano i telefoni, orologi e oggetti di valore rubati alla stazione Termini.

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