Atac, Improta: "A rischio il servizio". Marino: "Ipotesi concreta". E nessuno si sbilancia su Metro C | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Atac, Improta: “A rischio il servizio”. Marino: “Ipotesi concreta”. E nessuno si sbilancia su Metro C

Noi rischiamo che per il tornaconto personale di un’azienda, Atac sia costretta a non far uscire i mezzi la prossima settimana». Lo ha dichiarato l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Guido Improta, durante un incontro con i cittadini del Municipio III, nella sezione Pd di piazza Monte Baldo, in merito al lodo arbitrale con la Roma Tpl. Improta ha ricordato il quadro della vicenda: «Siamo stati citati in tribunale da un fornitore che ha un contratto con Roma Capitale e ci ha bloccato i conti corrente per obbligarci a versare 77 milioni di euro previsti da un lodo arbitrale. Stamattina abbiamo passato la mattinata in tribunale per capire come si fa a consentire che Atac continui a operare, se ci sono i margini per proseguire anche dopo il pagamento della somma». Infatti, ha sottolineato, «l’udienza decisiva è fissata al 25 novembre, ma noi non abbiamo la possibilità di aspettare quella data, è troppo tardi. Perciò stiamo cercando di capire se e come poter anticipare l’udienza».C’è un rischio concreto. Per questo stiamo mettendo in atto tutti gli strumenti possibili per evitarlo». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino risponde a chi gli chiedeva se esistesse un rischio di blocco dei bus a causa del pignoramento di 77 milioni ad Atac, l’azienda della mobilità romana, per un contenzioso con Roma Tpl. È evidente che ci sono delle preoccupazioni importanti -spiega Marino- Se noi dovessimo pagare decine di milioni di euro ad un’azienda privata questi verrebbero sottratti alla possibilità di avere più mezzi e più risorse umane». Il 30 ottobre il Campidoglio, dopo la notizie del pignoramento, spiegò che «l’esecutività di tale atto mette a rischio la continuità aziendale di Atac e di conseguenza la mobilità pubblica nella Capitale, nonostante l’azienda abbia proposto opposizione al precetto, l’udienza è fissata per il 25 novembre 2014, e depositato ricorso per Cassazione in data 28 luglio 2014 per l’annullamento del lodo arbitrale che ha dato luogo alla controversia e della successiva sentenza del 31 gennaio 2014 della Corte di Appello di Roma». Il 31 ottobre invece il sindaco e l’assessore ai Trasporti di Guido Improta si sono rivolti al procuratore Capo di Roma Giuseppe Pignatone. La annuncerò quando salirò sul treno. Spero a breve». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino a chi gli chiedeva quando aprirà la prima tratta della metro C Pantano-Centocelle che doveva aprire a fine ottobre. La nuova data per l’inaugurazione era prevista entro il 9 novembre. «Il Sindaco Ignazio Marino deve impedire il blocco dei bus della capitale trovando le risorse economiche per garantire la continuità del servizio». Lo afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, commentando la delicata situazione che vede coinvolta l’Atac a seguito del pignoramento da 77 milioni di euro. «Uno stop degli autobus a Roma sarebbe una sciagura per la città, che subirebbe una paralisi totale mai vista prima – spiega Rienzi – Trattandosi di una società di proprietà del Comune di Roma, Marino deve reperire i soldi per garantire la continuità del servizio, che non può essere interrotto a causa di contenziosi o vertenze».

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