Maltempo, allerta massima e scuole chiuse: "Uscite solo se necessario". Chiuse 4 stazioni della Metro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Maltempo, allerta massima e scuole chiuse: “Uscite solo se necessario”. Chiuse 4 stazioni della Metro

Nelle prossime 18-24 ore le precipitazioni nel Lazio potrebbero superare i 100 mm su tutto il territorio, con l'esclusione del Reatino (dove dovrebbero invece rimanere nell'ordine dei 60 mm). Sorvegliati speciali sono i bacini costieri nord, come quello del fiume Marta

– Allagamenti in strada e chiusura di quattro stazioni della metro a Roma a causa del maltempo. Si tratta delle fermate della linea A «Lucio Sestio», «Colli Albani», «Porta Furba» e « Giulio Agricola». Decine gli interventi dei vigili del fuoco da stanotte per strade allagate, alberi e rami pericolanti. In particolare, si registrano al momento allagamenti su via Prenestina, viale della Primavera e nel sottopasso della stazione Tiburtina. Sulla Casilina ci sono, invece, alcuni semafori in tilt. La polizia municipale ha chiuso al traffico via Ronciglione, nei pressi di via Cassia, per alberi pericolanti.

A tre anni dall’alluvione che mise in ginocchio la città, Roma si prepara ad una giornata «senza precedenti», per usare le parole del prefetto di Roma che ha deciso di lasciare chiuse le scuole della Capitale e di tutta la provincia invitando i cittadini ad uscire di casa «solo per lavoro e necessità». Un appello rilanciato anche dal sindaco Ignazio Marino che ha chiesto ai romani di «limitare l’uso dell’auto».Oggi resteranno chiusi anche i cimiteri comunali e tutti i siti archeologici statali del Lazio, compreso il Colosseo ed i Fori Imperiali. A preoccupare è l’«allarme rosso» lanciato dalla Protezione Civile che prevede, per le prossime 18/24 ore, precipitazioni per 100 millimetri, un decimo di quelli che cadono su tutto il territorio regionale in un anno, con una concentrazione possibile di 6-12 cm di pioggia in poche ore. Insomma c’eè il timore delle bombe d’acqua. Sorvegliati speciali saranno ovviamente i corsi d’acqua, Tevere ed Aniene in cima, ma anche le zone a sud della Capitale, solitamente quelle più colpite dal maltempo. Le scuole resteranno chiuse in numerosi comuni del Lazio, compreso Fiumicino, sulla foce del Tevere, dove lo scorso febbraio il governo fu costretto ad inviare l’esercito per i danni causati proprio dal maltempo. A Roma sarà al lavoro la task-force di 800 operatori allestita dal Campidoglio, che darà man forte ai 1200 volontari schierati dalla Protezione Civile regionale con idrovore, motopompe, pick-up e autobotti. In alcuni municipi sono già state individuate le scuole che potrebbero ospitare gli eventuali sfollati, mentre il mini-governo dell’area sud della Capitale ha invitato i residenti ad «evitare di dormire nei seminterrati». Proprio nel 2011, infatti, un cingalese morì affogato nel tentativo di raggiungere la finestra della sua abitazione al seminterrato di un appartamento all’Infernetto. Il bollettino meteorologico emesso dalla Protezione Civile parla di «criticità elevata» su tutto il territorio regionale, ad esclusione della zona di Rieti dove l’allerta è «arancione», vale a dire moderata. Il livello delle precipitazioni raggiungerà il massimo domani, mentre dovrebbe attenuarsi nella giornata di venerdì. A preoccupare a Roma sono gli allagamenti dovuti al «rigurgito» delle fognature che potrebbero non reggere alla quantità d’acqua. Attenzione particolare sarà rivolta anche alle linee della metropolitana. Per questo «domani tutti gli uomini della polizia di Roma Capitale, compreso il comandante Clemente, non saranno negli uffici ma in strada – annuncia Marino -. Saranno al lavoro per aiutare i romani, per creare varchi e vie alternative». La decisione di chiudere le scuole da parte del prefetto ha innescato l’inevitabile polemica politica, con l’ex sindaco Gianni Alemanno – più volte criticato durante la sua consiliatura per i disagi causati dal maltempo – che ha sottolineato l’«assenza e l’inadeguatezza» di Marino al quale si è sostituito «ancora una volta il senso di responsabilità del prefetto». Critico anche il Codacons che ha definito «esagerata» la chiusura delle scuole invitando l’amministrazione a «pulire i tombini e presidiare i sottopassi».

Nelle prossime 18-24 ore le precipitazioni nel Lazio potrebbero superare i 100 mm su tutto il territorio, con l’esclusione del Reatino (dove dovrebbero invece rimanere nell’ordine dei 60 mm). Sorvegliati speciali sono i bacini costieri nord, come quello del fiume Marta (nel Viterbese, tra Bolsena e Tarquinia), dove ci sono previsioni che oscillano tra gli 80 e i 170 mm: una forbice molto ampia, perchè essendo previsti fenomeni di tipo impulsivo, cioè temporali violenti e improvvisi, è difficile poter prevedere dove esattamente si abbatterà il maltempo e con quanta effettiva intensità. È quanto si apprende da fonti della Protezione civile del Lazio, in vista dell’ondata di maltempo prevista nelle prossime ore. L’indicazione sulle precipitazioni è da ‘elevatè a ‘molto elevatè, infatti, su tutto il Lazio, tranne Rieti, dove il dipartimento nazionale della protezione civile ha indicato una previsione di precipitazioni ‘moderatè. L’allerta di ‘codice rossò, spiega ancora la Protezione civile, non viene calcolata solo sulla base delle condizioni meteo, ma anche della vulnerabilità del territorio. In questo senso c’è molta attenzione anche sulla città di Roma, sia per la sua densità di popolazione, sia per la presenza di zone depresse o soggette a problemi dovuti alla loro configurazione idraulica superficiale, come Labaro e Primaporta, ma anche l’Infernetto, Bagnoletto e Stagni di Ostia. Riguardo alla città di Roma il tema è quello degli allagamenti dovuti al ‘rigurgitò delle fognature che, indipendentemente dal loro livello di manutenzione, potrebbero non reggere la massa d’acqua e ‘rigurgitarè. Sotto controllo anche i bacini del Medio Tevere, dell’Aniene e quelli del sud del Lazio. In generale i fenomeni che destano maggiore preoccupazione sono quelli che potrebbero colpire il cosiddetto reticolo secondario, i piccoli bacini cioè che vanno in piena in tempi ridotti. Per il momento, invece, non è possibile fare previsioni sul Tevere: tutto dipende da come si comporteranno gli affluenti, in particolare il Paglia. Se andasse in piena ci potrebbe essere un innalzamento del Tevere, che comunque sarebbe prevedibile e percebile solo dopo ore.

– Sono stati «una dozzina gli interventi della Protezione Civile questa notte a Roma, soprattutto di rimozione rami o alberi», ma la nottata è stata «abbastanza tranquilla». Lo riferiscono dal centro operativo comunale della protezione civile. Da ieri, fanno sapere, sono state allertate anche le unità di crisi dei municipi, l’allerta attiva.

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