Garcia cerca la cura per la sua Roma. Alcuni giocatori scelgono uno strip club di Mosca | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Garcia cerca la cura per la sua Roma. Alcuni giocatori scelgono uno strip club di Mosca

Nulla è perduto, i risultati anzi continuano a tenerla in corsa sia in campionato sia in Europa, ma qualche spia di troppo si è accesa nel motore della Roma. Della squadra che divertiva e si divertiva in campo sembrano essersi perse le tracce. Il gioco veloce, dinamico, capace di abbinare tecnica e fantasia, che Rudi Garcia ha saputo costruire nella Capitale si è ingolfato improvvisamente, e il pari nel gelo di Mosca ha evidenziato una serie di problematiche di cui il tecnico francese dovrà tener conto nel preparare il posticipo dell’Olimpico contro l’Inter, e soprattutto la sfida col Manchester City del 10 dicembre che metterà in palio il pass per gli ottavi di Champions League. Innanzitutto, da oltre un mese i giallorossi appaiono a corto d’ossigeno. La condizione fisica generale lascia a desiderare, quella di alcuni singoli (De Rossi e Gervinho in particolare) è preoccupante. Di certo ad incidere negativamente è stato sia il doppio impegno campionato-coppa sia il mancato turn-over avvenuto a causa dei numerosi infortuni (Maicon continua a Trigoria con fisioterapia e palestra tentando il recupero per domenica), ma la scarsa brillantezza a lungo andare ha pesato sulla testa di un gruppo già minato in termini di sicurezza e fiducia dalla doppia batosta col Bayern Monaco. In più, ad aumentare il carico di pressione su Totti e compagni ci si è messo lo stesso Garcia dichiarando apertamente che la Roma «vincerà sicuramente lo scudetto» perchè «è la squadra più forte in Italia». Frasi che difficilmente si sentono a fine stagione, figuriamoci all’inizio. Non a caso un allenatore navigato come Giovanni Trapattoni ha rimproverato al collega francese proprio quell’uscita avventata: «Io non avrei mai detto: ‘Vinceremo il campionatò. Non so se l’abbia fatto per spronare tifosi o squadra, ma in Italia queste dichiarazione sono rischiose». E questo perchè quando gambe e testa non girano, e la pressione sale, c’è il rischio che subentri un pò di nervosismo. Le parole con cui De Sanctis si è autoassolto, scaricando la responsabilità del pari subito a tempo scaduto dal Cska sui compagni (alcuni dei quali riporta la stampa russa si sarebbero consolati recandosi nella notte in un locale di striptease di Mosca) fanno seguito ai mal di pancia di Destro (mancanza di spazio), Totti (cambio indigesto) e Ljajic (esultanza polemica). Cigolii di un ingranaggio che si credeva perfetto e che invece sta perdendo colpi. Dopo il pareggio beffa di ieri sera con il Cska in Champions, alcuni calciatori e dirigenti della Roma si sarebbero consolati trascorrendo due ore e mezza in un locale di striptease di Mosca. Lo rivela un tabloid online russo, Super.ru, sostenendo che i giallorossi sono stati colti da alcuni paparazzi ma hanno fatto loro cancellare alcune presunte immagini compromettenti. Super.ru si limita quindi a pubblicare delle foto di giocatori della Roma all’ingresso di un locale a luci rosse moscovita: l’Egoist Gold. Verso le due di notte – scrive Super.ru – i romanisti sono usciti dalle loro camere nell’albergo Sheraton per prendere un taxi e fare una passeggiata nella celebre piazza Rossa, ai piedi del Cremlino. Dopo un pò di selfie sullo sfondo della cattedrale di San Basilio e delle sue coloratissime cupole, una parte del gruppo di calciatori e dirigenti della Roma ha deciso di lasciare la piazza simbolo di Mosca per entrare nello strip club e «divertirsi come si deve», racconta il sito scandalistico. Alla comitiva non si è aggregato il capitano Francesco Totti, «mentre i suoi colleghi – scrive Super.ru – non hanno perso l’occasione per ammirare i corpi sexy e le danze delle ragazze di Mosca». In alcune delle foto pubblicate si vede Marco Borriello all’ingresso del locale a luci rosse. Mentre Daniele De Rossi si sarebbe giustificato affermando di non aver fatto niente di male e che voleva «semplicemente fare una passeggiata per la piazza Rossa, ma poi» i suoi compagni «hanno deciso di andare qui», cioè nello strip club.

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