Tor Sapienza, l’ultimatum: “Si agisca o rischio proteste”. Ma i roghi tossici non si spengono
L'atmosfera nelle tre assemblee è serena, resta il timore che possano ripetersi manifestazioni violente ma stavolta non contro il centro immigrati bensì verso i campi nomadi che circondano il quartiere
I comitati dei residenti di Tor Sapienza non mollano e, dopo i riflettori accesi nel loro quartiere per le proteste anti immigrati, continuano a riunirsi quasi giornalmente ed a chiedere che le istituzioni risolvano i problemi che da anni affliggono questa parte della periferia est di Roma. Il rischio, temono i più moderati, «è che possano esserci nuove proteste». Intanto il Pd della Camera chiederà domani al ministro degli Interni Alfano di riferire sugli scontri di via Morandi. Solo oggi, a Tor Sapienza, ci sono state tre assemblee, tutte nate con l’idea di «ricreare un tessuto più solidale e sociale – spiegano Sandra Zammataro del comitato di via Morandi e Roberto Torre di quello di via Tor Sapienza – adesso aspettiamo che il sindaco Marino, come ci aveva promesso quando ci ha ricevuto una decina di giorni fa, ci riconvochi». L’atmosfera nelle tre assemblee è stata tutto sommato serena ma il timore è che possano ripetersi le violente proteste che hanno riguardato il centro immigrati di via Morandi, stavolta però contro i campi nomadi che circondano il quartiere. E se i residenti di via Morandi cominciano a notare qualche miglioramento nelle condizioni della loro strada, dopo che è avvenuta la protesta anti immigrati, «come il ripristino dell’illuminazione al parco Paolo Grassi che mancava da due anni – sottolinea Zammataro – la potatura di alberi e la disostruzione delle fogne», a via Tor Sapienza non si vedono miglioramenti: «I problemi – spiega Torre – non sono solo in via Morandi ma in tutta la zona. I roghi nei campi rom di materiali che producono diossina che noi respiriamo, continuano nonostante le segnalazioni e le richieste inoltrate alle istituzioni da residenti e comitati. Da 30 mesi inoltre chiediamo la realizzazione di parapedonali per i piccoli studenti di via degli Armenti, uscita su via Collatina». Ma domani sarà il turno del ministro Alfano che, su richiesta del Pd, dovrà «spiegare il ruolo avuto da elementi non appartenenti a Tor Sapienza durante gli scontri di via Morandi. L’11 novembre – spiegano dal Pd – ha visto il deleterio protagonismo di alcuni soggetti riconducibili a formazioni di estrema destra come Forza Nuova e Casapound che, in assetto da guerriglia urbana, hanno assalito volanti ed agenti delle forze dell’ordine con petardi, spranghe e fiaccole da stadio».
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Cioè, mentre gli italiani vengono abbandonati a fame e disperazione e gli immigrati privilegiati, volete pure reprimere la voce del popolo che si rivolta??? Ahahahahahahahahah. ….. che follia suicida masochista. ….. Ahahahahahahahahah. …. tanto è solo questione di tempo……. perché la voce si farà sempre più forte. Percui, si cerchi di rimediare ai danni sociali provocati, o lo scontro sociale tra disperati sarà inevitabile. Sempre se non lo è già adesso……..