Ebola, dopo il peggioramento di giovedì migliora il paziente ricoverato allo Spallanzani | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Ebola, dopo il peggioramento di giovedì migliora il paziente ricoverato allo Spallanzani

Un improvviso peggioramento ieri sera delle condizioni generale del medico siciliano contagiato da Ebola ha preoccupato i medici dello Spallanzani, ma nel corso della notte c’è stato un netto miglioramento, con il calo della febbre. Un momento di preoccupazione però subito superato dalla immediata reazione alle cure dei sanitari. Cure che prevedono l’utilizzo di plasma da un paziente affetto da Ebola e convalescente, plasma proveniente dalla Spagna «grazie ad una catena di supporto e solidarietà istituzionale, scientifica, delle società farmaceutiche e delle società di trasporto». Il punto della situazione per il «paziente zero» italiano lo hanno fatto nella consueta conferenza stampa il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, e il coordinatore della task force dei medici e infermieri che si occupano del paziente, Nicola Petrosillo. Ieri, in serata, il medico siciliano «ha presentato un rialzo febbrile ed un peggioramento delle condizioni cliniche e dei parametri ematologici, con la riduzione dei globuli bianchi e delle piastrine, mentre i parametri della funzionalità epatica e renale, invece, sono normali». Nel corso della notte «c’è stato tuttavia un progressivo miglioramento con riduzione marcata della temperatura» hanno detto i sanitari dell’Istituto. Attualmente, hanno sempre riferito i sanitari, il paziente zero, inoltre, «non presenta nuovi sintomi caratteristici della malattia e, in particolare, non ha manifestazioni emorragiche». Attualmente il medico di Emergency presenta «pressione normale; il paziente è vigile e collaborante, è inoltre in grado di deambulare autonomamente nella stanza e interagisce positivamente con il personale sanitario». I medici hanno poi spiegato che per il trattamento del medico di Emergency affetto da ebola e ricoverato allo Spallanzani, si sta utilizzando «un farmaco antivirale e plasma di convalescente, ovvero di persone che hanno avuto ebola e l’hanno superata. Il resto fa parte della normale terapia di supporto». Rispetto ai farmaci utilizzati, ha sottolineato poi Ippolito «siamo riusciti ad avere farmaci in meno di 24 ore da una parte all’altra del globo. Un grande successo del modello organizzativo del Paese, e abbiamo avuto una grandissima collaborazione internazionale». Il plasma «prezioso» utilizzato per il paziente, ha aggiunto, «è arrivato dalla Spagna grazie ad una catena di supporto e solidarietà. Il tutto è stato effettuato con una grande partecipazione umana». Il medico italiano contagiato dal virus Ebola «sta affrontando la malattia con grande carattere» ha detto il ministro della Salute Lorenzin «Stiamo monitorando tutta l’attività medica e sanitaria e l’attuazione delle procedure di sicurezza che sono al massimo livello. Siamo vicini al medico, che sta affrontando con grande carattere questa fase della malattia». Il ministro ha confermato che la Commissione Ue chiederà agli stati un maggiore impegno in Africa Occidentale:«Noi abbiamo un’azione volontaria, gli operatori che vogliono farlo possono fare richiesta alla Farnesina; su questo abbiamo chiuso un accordo con le Regioni e li mettiamo in aspettativa».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login