Capitale fuori controllo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

CAPITALE FUORI CONTROLLO

Roma-MultiserviziLa bocciatura delle Ragioneria generale dello Stato della Giunta capitolina di Ignazio Marino fa a cazzotti con il nuovo corso del Pd: la politica autoreferenziale, quella uscita dalla due giorni (28 e 29 novembre) di riflessione sullo status quo dell’amministrazione di centro sinistra . Si pensava potesse uscire fuori una degna “resa dei conti” per la gestione fallimentare della città e invece il Pd romano ha preferito lo schema della maggioranza bulgara. I maggiorenti locali del partito democratico, alla fine della giornata, hanno “benedetto” il sindaco Marino, come uno di loro, uno del gruppo. E chissenefrega se anche i giornali più autorevoli della sinistra italiana (il settimanale L’Espresso e il quotidiano La Repubblica) hanno gridato in questi giorni a grandi titoli l’incapacità della giunta Marino di risolvere i problemi della Città Eterna. I governanti, i politici, per ontogenesi, così riferisce la scienza, mentono, devono dire più bugie possibili e impossibili per mantenersi il consenso dell’elettorato. La differenza è che oggi, rispetto a trenta anni fa, alla propaganda di una certa politica pseudo buonista, la maggior parte della gente non crede più. Marino, purtroppo, non è onesto intellettualmente, perché invece di prendere atto della realtà che lo inchioda alle sue responsabilità, continua a incolpare per i mali della Capitale quel centro destra che lo ha preceduto, ormai più di un anno e mezzo fa. L’amministrazione guidata da Ignazio Marino, per risolvere le difficoltà finanziarie del bilancio del comune di Roma, ha chiesto solo soldi al governo centrale, come se fosse un bancomat, una cassa continua. La relazione del ministero del Tesoro accusa infatti il sindaco di aver fatto ben poco «per attivare entrate proprie», anzi questo comportamento (da ascriversi alla questione morale), la richiesta dei sussidi ai contribuenti di tutta Italia, senza condizioni, ha prodotto l’idea che il salvataggio da parte dello Stato sarebbe tuttavia arrivato. Così lo Stato ha inviato miliardi di euro, in questi ultimi anni, senza che questi interventi finanziari andassero ad invertire la rotta. Ricordiamo al sindaco Marino che i suoi primi atti e  della giunta sono stati quelli di assumere in Comune da subito e senza concorso oltre un centinaio di persone amiche e i volontari della campagna elettorale per un costo calcolato in bilancio di circa 30 milioni di euro. Un buon sindaco, di destra o di sinistra, deve pensare prima ai suoi cittadini, liberandoli dal degrado delle periferie, del traffico, della sporcizia, dell’abusivismo. Un buon sindaco deve restituire la sicurezza ai propri cittadini prima di tartassarli, deve restituire i servizi sociali e rendere efficienti i mezzi pubblici. Non sta andando così. Fin qui, però, si tratterebbe di politiche sbagliate o inefficaci. Ma quando le accuse del ministero del Tesoro nei confronti della giunta Marino riguardano «la violazione delle disposizioni», il non rispetto della legge, per il caso “Multiservizi” allora si passa su un piano diverso. Questa impresa continua a ricevere dal Campidoglio l’appalto di gestione delle scuole comunali non solo senza averne titolo ma creando «un enorme incremento» del costo del servizio lievitato fino a 52 milioni di euro. Ecco spiegato anche l’aumento della retta degli asili nido. Questa è la trasparenza del sindaco Ignazio Marino.  Stefania Pascucci

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login