Mafia capitale scuote il Campidoglio: si dimettono l'assessore Ozzimo e il presidente Coratti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale scuote il Campidoglio: si dimettono l’assessore Ozzimo e il presidente Coratti

Oltre i due esponenti dem, indagato anche il responsabile della Direzione Trasparenza Italo Walter Politano. Cosentino: "Voltare pagina"

– La ‘Mafia Capitale scuote il Campidoglio. Lo tsunami, partito dalla Procura di Roma che parla di una holding mafiosa radicata nella Città Eterna, travolge anche l’amministrazione guidata dal sindaco-chirurgo: si dimettono l’assessore alla Casa Daniele Ozzimo e il presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti, esponenti del Pd, entrambi indagati nella maxi inchiesta. Indagato anche il responsabile della Direzione Trasparenza del Campidoglio Italo Walter Politano che domani, a quanto si apprende, sarà rimosso. E ora Ignazio Marino, già al lavoro in questi giorni su un rimpasto di giunta, dovrà mettere mano alla sua squadra alla luce del nuovo scenario. Intanto i dem spingono sull’acceleratore: «Ora voltare pagina in modo radicale». Tra i circa cento indagati nella maxi-inchiesta su un intreccio tra mafia e politica a Roma è spuntato anche il nome di Daniele Ozzimo. «Sono estraneo ai fatti ma per senso di responsabilità rimetto il mio mandato» dice l’ormai ex assessore dem alla Casa sottolineando che si tratta di «una scelta sofferta perchè orgoglioso del lavoro portato avanti in questi mesi ma credo doverosa nei confronti della mia città». Lascia invece senza guida l’assemblea capitolina Mirko Coratti: «Con sconcerto ho appreso che nei miei confronti è stata aperta un’indagine giudiziaria – commenta l’ex presidente dell’Aula Giulio Cesare – Sono certo che dalle inchieste in corso emergerà con chiarezza la mia totale estraneità ai fatti contestati». E a finire nell’inchiesta ‘Mondo di mezzò anche il responsabile della Direzione Trasparenza del Campidoglio Italo Walter Politano. Nominato da Marino il 15 novembre del 2013, Politano è di fatto referente al Comune di Roma del Commissario nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Ma già da domani sarà rimosso dall’incarico e sostituito da un altro dirigente. Oggi è stata una giornata intensa per il sindaco Marino. Il chirurgo dem ha sentito telefonicamente la Procura, incontrato prima l’assessore Ozzimo e poi il segretario del Pd Roma. «C’è a Roma la necessità di voltare pagina in modo radicale – dice Lionello Cosentino – Il Pd è ben consapevole che molto a Roma è da cambiare. Anche nella politica». «Il sindaco è preoccupato ed è al lavoro per cambiare le cose» aggiunge. Di rimpasto il segretario dei dem assicura che non si è parlato. Eppure il primo cittadino sta continuando a lavorarci su da venerdì scorso, da quando Luca Pancalli, titolare dello Sport, si è dimesso. E se per qualcuno Rita Cutini potrebbe riuscire a restare in giunta, lasciando solo la sua delega alle Politiche sociali, la new entry sicura nel team Marino è Maurizio Pucci che si occuperà di Lavori pubblici. Qualche nuovo innesto, alla luce di quanto accaduto oggi, potrebbe anche esserci ma al momento nel ‘puzzle giuntà è tutto ancora da definire. Il resto del rimpasto potrebbe essere soltanto un valzer di deleghe tra gli attuali assessori. E qualcuno tra i corridoi del Campidoglio intanto scherza: «Il rimpasto l’ha già fatto la Procura». Nei prossimi giorni ci sarà una seduta straordinaria dell’assemblea capitolina per discutere dell’inchiesta della Procura di Roma sulla holding criminale e mafiosa radicata nella Capitale. E tra gli invitati ci sarà anche il procuratore capo Giuseppe Pignatone. «Alla luce di quanto emerso in queste ore – annuncia il vicepresidente dell’assemblea capitolina Franco Marino – a nome e per conto dei presidenti dei gruppi consiliari nell’esprimere pieno rispetto per la prosecuzione delle indagini della magistratura già da domani la conferenza dei capigruppo verrà convocata per la ripresa dei lavori d’Aula e per stabilire tempi e modalità di convocazione di un consiglio straordinario nel quale invitare le istituzioni competenti».

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