Mafia capitale, i lavoratori della 29 giugno: "Non siamo criminali" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Mafia capitale, i lavoratori della cooperativa 29 giugno: “Non siamo criminali”

«Noi non siamo mafiosi». I lavoratori, iscritti al sindacato di base Usb, della cooperativa 29 Giugno la cui dirigenza, in primis il presidente Salvatore Buzzi, è stata arrestata nell’ambito dell’inchiesta «Mondo di mezzo» prendono le distanze dai vertici della società. Lavoriamo – spiegano in una nota – nei vari appalti che la coop gestisce nei settori della manutenzione, portinerie, verde pubblico, pulizie, assistenza e centri di accoglienza, per conto di tanti organi pubblici e istituzionali come Comune di Roma, Ministero dell’Interno, Università, Regione, ecc. In tutto circa 1.300 persone tra soci lavoratori e dipendenti. «Siamo rimasti in silenzio per qualche giorno, consci fin da subito che tutto questo avrebbe avuto ripercussioni sulle nostre vite, ma ora – scrivono – è tempo che vengano fuori le nostre parole». « Vogliamo dire forte e chiaro che noi non abbiamo preso nè dato mazzette, non ci siamo arricchiti, non abbiamo speculato sulla pelle degli immigrati, non abbiamo partecipato a nessun banchetto, nè ci riconosciamo con le pratiche di quei farabutti dei dirigenti della coop 29 giugno che, votandosi al dio denaro, hanno fatto affari con politici di destra e di sinistra, mafiosi e fascisti di ogni ordine e grado». «Noi siamo già stati vittime in questi anni di tagli ai salari e alle nostre condizioni di lavoro e oggi scopriamo che in questa vicenda anche la dirigenza della cooperativa ha svolto un ruolo» denunciano e lanciano una sorta di sfida: «se è sincera l’indignazione e la voglia di pulizia dei tanti politici e committenti che oggi affermano la loro estraneità a quel mondo, ce lo dimostrino con atti concreti. Si impegnino a tutelare i nostri stipendi, i nostri contratti, i nostri posti di lavoro, i diritti di chi lavora in modo onesto». I lavoratori aderenti alla Usb precisano quindi di non sentirsi rappresentati dalla lettera scritta il 5 dicembre a firma «i lavoratori della 29 giugno» e del «Consorzio Eriches 29», diffidano la cooperativa 29 Giugno a parlare in loro nome e chiedono l’apertura di una tavolo istituzionale «che affronti con serietà tutte le questioni che questa vicenda infame impone». Invitano, infine, i lavoratori di tutte le cooperative coinvolte, all’assemblea in programma il 10 dicembre nella sala della Protomoteca in Campidoglio.

La Cooperativa 29 Giugno era stata sottoposta a una verifica fiscale e Salvatore Buzzi cercò di sapere da cosa fosse stata originata. Buzzi riferì a Massimo Carminati di «aver interessato terze persone affinchè, tramite il ‘Generale Spaziantè (generale in congedo della Guardia di Finanza, che di recente ha patteggiato 4 anni per corruzione nella vicenda Mose, ndr) acquisissero informazioni circa le motivazioni sottese» all’accertamento del 12 novembre 2012. È quanto si legge in un’annotazione dei carabinieri del Ros per una richiesta di proroga delle intercettazioni. «Gli interlocutori esprimevano le proprie convinzioni – prosegue il Ros – circa il fatto che la perquisizione fosse scaturita da una segnalazione interna alla cooperativa stessa». Buzzi: «Pensa come fa uscì noi…perchè mo hanno sospeso Marco (inc)…(a bassa voce)…so andati a parlà co Spaziante con Generale…che l’ha mandato sto ragazzo a incontrà con un maresciallo e gli ha fatto un sacco de resistenza e lui gli ha detto solo du segnalazioni…(inc)..due firmate…però non gli ha voluto dà e cose firmate» Carminati: «I nominativi» Buzzi: «Allora mo sta a ritornà da Spaziante e diglie» Carminati: «Per sapere la co…» Buzzi: «…sti cazzo de nominativi…dice ‘ah, ma perchè cercate ste cose voi…so sempre rognè..eh per sapere, oh» Carminati: « (inc) Cornuto pezzo di merda» Buzzi: «A parte che se poi ce lo dicono mica viene fatta l’assicurazione sulla vita…poi non glie poi fà niente. Carminati: »Te non glie fai niente (…) Non glie devi fa niente per forza« Carminati: »…però è giusto sapere…è giusto sapere quand’è che tu c’hai una persona convint…di esserti cara…invece sta qua dentro, ahh…allora…perchè adesso t’ha fatto un danno diciamo limitato un domani può fare un danno grosso, ehh«.

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