Grillo punzecchia Renzi: "Rendiconti la cena con Buzzi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Grillo punzecchia Renzi: “Rendiconti la cena con Buzzi”

Il referendum sull’Euro e l’inchiesta sulla corruzione a Roma. Beppe Grillo torna nella capitale ed attacca Matteo Renzi sul caso «Mafia Roma», tirando in ballo il premier per una cena elettorale del Pd alla quale ha preso parte uno degli indagati: «Aspettiamo la rendicontazione della cena di Renzie, quanti soldi ha sborsato Buzzi? E gli altri? Chi sono quelli dei mille euro a botta e dei diecimila a tavolino? Ci faccia sapere», scrive sul suo blog a margine di un post nel quale presenta la rendicontazione delle spese M5S per le Europee. L’arrivo di Grillo nella capitale è giustificato dall’ incontro che il leader pentastellato ha in programma domani presso la sede della Stampa Estera. I giornalisti stranieri sono interessati a saperne di più sulla campagna 5S contro la moneta unica (d’altronde, per lo stesso motivo hanno avuto un incontro con il segretario della Lega Matteo Salvini). Ma pare scontato che la conferenza stampa si trasformerà per il M5S in un’occasione per tornare ad attaccare governo e partiti sullo scandalo «Mafia Roma». Il capo 5S ha raggiunto Roma nel primo pomeriggio di oggi ma ha schivato telecamere e domande. Nel solito albergo a due passi dal Colosseo, Grillo ha incontrato i membri del direttorio: Carla Ruocco è stata la prima a raggiungerlo; poi è stata la volta di Roberto Fico. Con i membri del direttorio ha discusso di «come stanno andando le cose in Parlamento». Ovviamente anche l’addio di Tommaso Currò e la possibilità che altri parlamentari possano seguirlo a breve è stato uno degli argomenti toccati. Ma la questione – viene spiegato – «non è certo un cruccio» per i vertici che da tempo avevano messo in conto una serie di defezioni. Più che altro si è discusso dei riflessi che una serie di defezioni di massa può avere in vista delle elezioni del nuovo presidente della Repubblica. Il M5S ricorrerà anche questa volta alle quirinarie, le consultazioni online per indicare una rosa di candidabili. Il nome, perciò, lo darà la base. Stavolta, però, i cinquestelle potrebbero puntare ad una trattativa sulla falsa riga di quanto accaduto per le nomine della Consulta e del Csm. Potrebbe essere questa la «sorpresa» di cui si parla in ambienti parlamentari pentastallati. Sulla base di questa logica, nel M5S i fuoriusciti sono visti come «cani sciolti che non possono fare alcun danno perchè incapaci di aggregarsi e sedersi ad un tavolo». «Sono merce in vendita al miglior offerente», è la definizione più dura. Di contro viene ribadita la necessità di rimanere compatti in vista delle elezioni per il successore di Giorgio Napolitano.(

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