Bilancio, la Pisana approva il rendiconto del 2013 | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bilancio, la Pisana approva il rendiconto del 2013

Con 23 voti favorevoli, 14 contrari ed un astenuto, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza la proposta di legge sul rendiconto generale della regione Lazio per l’esercizio finanziario 2013. Hanno dichiarato pubblicamente voto contrario, i consiglieri Giuseppe Cangemi (Ncd) Francesco Storace (La Destra) e Giuseppe Simeone (FI). Prima della votazione, l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore ha letto in Aula la relazione relativa al consuntivo 2013 della Regione Lazio, che «registra un miglioramento molto importante per quanto riguarda lo stock del debito regionale complessivo che si attesta a 9 miliardi e 317 milioni in diminuzione di 3 miliardi rispetto al Conto consuntivo 2012, che si attestava a 12 miliardi e 282 milioni». Il documento «si compone di 18 articoli e, stando ai dati più significativi, risulta che al 31 dicembre 2013 le entrate complessivamente accertate sono di 42,2 miliardi di euro, mentre le spese complessivamente impegnate sono 41,7 miliardi di euro. Migliora il risultato di amministrazione – ha aggiunto Sartore – rideterminato in 4 miliardi e 970 milioni che, al lordo della contabilizzazione del fondo pluriennale vincolato, migliora rispetto al 2012 di circa 270 milioni di euro. Si passa da un disavanzo di 5,240 miliardi del 2012 a 4 miliardi e 970 milioni per l’anno 2013». Inoltre, dal confronto tra il 2012 e il 2013, «emerge il miglioramento del risultato di gestione della competenza, che passa da un disavanzo pari ad euro 3 miliardi 140 milioni 606 mila euro nel 2012 ad un avanzo di 462.998.671 euro nel 2013 (tale risultato si è determinato grazie agli anticipi di liquidità per 3 miliardi e 785 milioni, non pagati immediatamente nella loro totalità)», Infine, ha sottolineato in conclusione Sartore, «si deve rammentare che anche nel 2013, la Regione ha rispettato il patto di stabilità,effettuato il patto incentivato verticale e il patto incentivato orizzontale cedendo agli Enti territoriali spazi di patto per pagare debiti in conto capitale».

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