Vigili, l'anticorruzione convoca Clemente sulla rotazione. Cantone: "Non sono un nemico". Domani incontro sul salario accessorio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Vigili, l’anticorruzione convoca Clemente sulla rotazione. Cantone: “Non sono un nemico”. Oggi incontro decisivo sul salario accessorio

Per il capo dell'Autorità è "uno strumento tipico di prevenzione"

– L’Anticorruzione intende «ampliare l’attività di vigilanza» sulla rotazione territoriale dei vigili urbani di Roma e ha convocato il 21 gennaio il comandante del corpo Raffaele Clemente, perchè spieghi al Consiglio «quali sono i criteri attraverso cui intende effettuare la rotazione». Lo scrive il presidente dell’Autorità Raffaele Cantone in risposta a Stefano Lulli, segretario del sindacato Ospol. L’Authority ha già definito la rotazione strumento legittimo ma ha detto anche con che condizioni e limiti. – La lettera di Cantone è stata pubblicata sul sito istituzionale dell’Autorità e risponde alla missiva che Lulli gli ha scritto il 3 gennaio. Nella lettera, Cantone sottolinea come la rotazione dei vigili urbani sul territorio sia uno «strumento tipico di prevenzione della corruzione» messo a disposizione dalla legge 190 del 2012, la cosiddetta legge Severino. Il numero uno dell’Anticorruzione torna anche sui «noti fatti del 31 dicembre», con l’assenza molti agenti della polizia municipale la notte di capodanno. Fatti dopo i quali, «sollecitato dai giornalisti, ho affermato che se quanto avvenuto fosse davvero da qualificarsi come una protesta, potevano ipotizzarsi fatti di rilievo penale». «Nei giorni immediatamente successivi, ho posto all’ordine del giorno del primo consiglio dell’Autorità di nuovo la questione della rotazione», dal momento che l’Autorità, dopo il caso ‘mafia capitalè, «aveva deciso di operare un esame approfondito delle attività di prevenzione della corruzione». Quindi, «nella seduta dell’8 gennaio scorso, in aggiunta a quanto già deciso precedentemente, si è deciso di ampliare l’attività di vigilanza in materia», invitando il comandante Clemente per il 21 gennaio per «poter spiegare al Consiglio quali sono i criteri attraverso cui intende effettuare la rotazione e quali sono anche gli eventuali meccanismi di coinvolgimento del personale nelle scelte che si stanno adottando. »All’esito di quell’audizione, se necessario – conclude Cantone – il consiglio provvederà a deliberare non astrattamente sulla legittimità della rotazione territoriale, ma specificamente sulle modalità che si intende mettere in atto nel corpo di polizia municipale romano«.Raffaele Cantone, presidente dell’Anticorruzione, smentisce «categoricamente ogni valutazione negativa sul corpo dei vigili urbani di Roma». Lo fa nella lettera inviata al segretario del sindacato Ospol, Stefano Lulli, in cui chiarisce la sua posizione rispetto a quanto riferito da alcuni organi di stampa che «hanno riportato stralci di mie dichiarazioni – dice – estrapolandole da un mio più ampio ragionamento e quasi facendomi passare come l’ispiratore della rotazione territoriale dei vigili urbani romani o, peggio ancora, come un ‘nemicò preconcetto del medesimo corpo di polizia municipale». Cantone ricostruisce che «dopo che era emerso l’intendimento del comandante del corpo dottor Clemente di procedere alla rotazione territoriale, nel corso di un’intervista al dorso romano di un quotidiano nazionale spiegavo, in via generale, come la rotazione fosse uno strumento tipico di prevenzione della corruzione, indicato specificamente dalla legge n. 190 del 2012». Dopo quell’intervista, prosegue Cantone, «alcune organizzazioni sindacali scrissero una missiva all’Autorità con cui evidenziavano delle perplessità sulla legittimità di poter effettuare una rotazione di tipo territoriale. Quella nota rappresentò l’occasione per una presa di posizione ufficiale dell’Organo collegiale dell’Autorità, attraverso un ‘orientamentò e cioè un principio interpretativo che chiarisce come possa essere interpretata la legge anticorruzione sul punto». L’orientamento, trasmesso ai sindacati e al comandante dei vigili, «pur ritenendo legittima la rotazione, precisa anche – rimarca Cantone – a quali condizioni e in quali limiti sia possibile procedervi».- «Domani giornata cruciale per i 24mila dipendenti capitolini ma soprattutto per il futuro dei servizi per i cittadini della Capitale. L’amministrazione arrivi al tavolo delle trattative sul salario accessorio avendo accolto le proposte avanzate unitariamente dal sindacato per arrivare così alla sottoscrizione di un accordo». Lo dichiara il segretario Fp Cgil Roma e Lazio Natale di Cola in merito all’incontro previsto domani mattina tra sindacati e vicesindaco Luigi Nieri. «Lo ripetiamo ancora una volta bisogna far presto, superare l’atto unilaterale, per garantire realmente il salario ai lavoratori e migliorare i servizi offerti ai cittadini che non meritano di pagare le conseguenze degli errori dell’amministrazione capitolina come sta avvenendo in questi giorni negli uffici e in particolare nelle scuole. Bisogna far presto per affrontare tutti gli altri problemi che bloccano la macchina capitolina come dimostrano ad esempio i risultati fallimentari della gestione della polizia locale. Ci aspettiamo che finalmente da parte dell’amministrazione e della politica cittadina prevalga il buon senso e si accantoni definitivamente il sistematico attacco che umilia la dignità e diritti dei lavoratori». «Domani quindi – conclude – ultima chiamata per la Giunta Marino noi continueremo ad incalzare con le nostre proposte per trovare soluzioni, ma se ancora una volta troveremo una amministrazione sorda ripartirà la mobilitazione di tutti i lavoratori».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login