Sei nazioni, il ct Brunel: "Contro l'Irlanda serve lo spirito del 2013" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Sei nazioni, il ct Brunel: “Contro l’Irlanda serve lo spirito del 2013”

Se l’Italrugby potesse riavvolgere il nastro, tornerebbe al 2013. E a due giorni dall’esordio al Sei Nazioni, l’obiettivo in casa azzurri è chiaro. «Speriamo sia un Sei Nazioni sul livello del 2013 – è l’auspicio del ct Jacques Brunel -. Vediamo la prima partita: darà un pò l’impressione della nostra ambizione». Il debutto contro i campioni in carica dell’Irlanda, team n.3 del ranking mondiale, capace di centrare nello scorso anno solare una percentuale di vittorie superiore perfino a quella degli All Blacks, è però già proibitivo. «Sappiamo che non è la sfida più facile perchè è la favorita del torneo – ricorda il francese -. Loro hanno vinto quasi sempre l’anno scorso ma sappiamo che due anni fa li abbiamo battuti, speriamo di avere quello spirito nella prima partita. E speriamo anche che l’Irlanda non sia a un livello alto fin dall’inizio del torneo. L’anno scorso hanno fatto il 72% di possesso e 267 placcaggi: è impossibile vincere o rimanere vicino con delle statistiche così, speriamo di cambiare un pò le cose». Davanti ai 60mila dell’Olimpico, i ‘verdì si presentano dopo l’addio dell’uomo-simbolo ÒDriscoll, con a sorpresa Keatley come mediano di apertura a scapito di Madigan e riproponendo, dopo 5 mesi di assenza per infortunio, ÒBrien come flanker. Il XV azzurro, invece, rispetto a quello visto in novembre a Padova contro il Sudafrica, presenta Minto in terza linea e Biagi dal primo minuto in seconda a rimpiazzare rispettivamente Favaro e l’infortunato Geldenhuys. Debutta a Roma Kelly Haimona, mediano d’apertura maori. «Mi sento un neozelandese che gioca per l’Italia e ne sono molto fiero – spiega Haimona -. Il mio italiano migliora ho anche imparato l’inno di Mameli. Voglio ripagare la fiducia del ct Brunel, è un grande onore. Sento pressione? Ora sì, sabato credo di no anche se giocando all’Olimpico con 60mila persone che gridano ‘Italia, Italià un pò di emozione inevitabilmente ci sarà». «Ci aspettiamo una partita fisica. Daremo tutto – aggiunge l’ala azzurra Luke Mclean -. L’obiettivo? Vincere, ogni volta che entri campo è quello. Per farlo bisogna imporre il nostro gioco e continuare a difendere». L’obiettivo è scongiurare un altro ‘cucchiaio di legnò. «Nel 2014 ci siamo un pò persi – aggiunge -. Cercheremo di riproporre questo spirito, speriamo che il pubblico ci dia la carica come contro la Francia nella prima partita del 2013». «C’è uno spirito diverso – assicura il mediano Edoardo Gori -,siamo molto più tranquilli. Non c’è quella tensione che magari dopo due vittorie del Sei Nazioni del 2013 ci siamo un pò messi addosso». Il torneo servirà anche per preparare i Mondiali che si disputeranno a settembre e ottobre in Inghilterra, e in cui l’Italia, per sperare di arrivare per la prima volta nella sua storia ai quarti di finale, dovrà battere una tra Irlanda e Francia. «Su quale elemento puntiamo? Sull’efficacia -dice Brunel – da due anni ci sono state tante partite che avevamo la possibilità di vincere e non lo abbiamo fatto». «Il mondiale arriverà, c’è tanta strada – sottolinea Gori-. Pensiamo alla prossima partita, siamo pronti».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login