Foibe, "Viva i partigiani jugoslavi": oltraggio alla casa del ricordo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Foibe, “Viva i partigiani jugoslavi”: oltraggio alla casa del ricordo

‘Viva i partigiani jugoslavì, cioè i carnefici degli ‘infoibatì italiani. La scritta accompagnata da una falce e martello è apparsa in nero, lunga tre metri e alta mezzo, su un muro accanto alla Casa del Ricordo a Roma, inaugurata giorni fa per commemorare le vittime delle Foibe e gli esuli istriani e giuliano-dalmati. L’oltraggio, all’indomani della Giornata nazionale del Ricordo, è per ora opera di ignoti, che hanno anche danneggiato il citofono e imbrattato il muro d’ingresso dell’edificio nei pressi del Circo Massimo. Sull’episodio indaga la polizia. Nei mesi scorsi alcuni collettivi di estrema sinistra avevano inscenato contestazioni in diverse città in occasione dello spettacolo ‘Magazzino 18’ del cantante Simone Cristicchi, dedicato alle vittime delle stragi avvenute tra il 1943 e il 1945. La scritta sulla Casa del Ricordo – che comprende un archivio e un centro culturale – ha suscitato l’indignazione bipartisan di esponenti politici locali e nazionali. Il sindaco Ignazio Marino parla di «atto vile che Roma condanna fermamente. Le Foibe rappresentano un capitolo drammatico della nostra storia da ricordare e trasmettere ai nostri ragazzi – dice -, ai nostri figli e ai nostri nipoti perchè non accada mai più». Il Campidoglio ha subito ordinato la cancellazione della frase. «Diciamo no a chi prova a cancellare la nostra memoria condivisa», scrive su Twitter il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. «Vergognoso l’oltraggio alla Casa del Ricordo – twitta la leader di Fratelli d’Italia-An Giorgia Meloni -. Basta omertà e silenzi: i responsabili vanno puniti». «Un atto vandalico che va condannato», afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Massimiliano Valeriani. «La solita azione da vigliacchi – dice l’altro vicepresidente Francesco Storace (La Destra) -. Non è con questi gesti che si cancella la Memoria di questa tragedia del ‘900». Per Ncd Lazio «un gesto troglodita non cancellerà il ricordo». «Chi insulta le vittime insulta il Paese», dice il capogruppo regionale di Fi Antonello Aurigemma. Il capogruppo del Pd in Campidoglio, Fabrizio Panecaldo, «un atto sconsiderato non scalfisce la memoria». Un altro esponente di Forza Italia, Giordano Tredicine, vice coordinatore regionale, parla di «vile atto figlio del negazionismo» e se la prende con Giovanni Barbera, esponente di Rifondazione comunista (Prc) a Roma. Quest’ultimo ieri aveva criticato il Giorno del Ricordo definendolo «giornata del razzismo antislavo» e rievocando le violenze dei fascisti occupanti che sarebbero state all’origine dei delitti poi commessi dai partigiani comunisti nelle Foibe. Secondo Tredicine, anche se non c’è un collegamento diretto con le scritte, affermazioni del genere hanno «una devastante potenza» su chi «continua a negare la verità sulle Foibe».

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Una risposta a Foibe, “Viva i partigiani jugoslavi”: oltraggio alla casa del ricordo

  1. Lucrezia Pippero 12 febbraio 2015 a 6:22

    Viva i partigiani yugoslavi.

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