Asl Roma H, Cgil: "Tagli alle buste paga beffa per i lavoratori" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Asl Roma H, Cgil: “Tagli alle buste paga beffa per i lavoratori”

– «Una affollatissima assemblea di lavoratrici e lavoratori della Asl RM H oggi ha confermato che sono ancora tanti e gravi i problemi delle buste paga degli operatori. Continua, infatti la ‘beffà delle migliaia di lavoratori della Asl RM H che ormai da mesi a causa di un problema di procedura contabile vedono dimagrire di centinaia di euro i propri salari senza neanche la certezza di recuperare le somme detratte dalle proprie retribuzioni». Lo afferma in una nota Natale Di Cola Segretario Generale Cgil Fp Roma e Lazio. «Nonostante la nostra denuncia dei mesi scorsi ancora la situazione non è stata risolta – aggiunge – Sono gravi le responsabilità della direzione Aziendale che non ha mai accolto le nostre richieste di apertura di un confronto per affrontare la situazione. Per questo motivo stamattina abbiamo inviato una nota alla cabina di regia della sanità della Regione Lazio affinché intervenga su questa delicata situazione. È inaccettabile quanto sta accadendo, ancora più grave che un contratto di lavoro sottoscritto venga disapplicato in molte sue parti da un programma di gestione delle buste paga. Non bastava il danno del blocco del contratto nazionale scaduto da sei anni e il blocco delle carriere e della contrattazione per legge adesso anche la burocrazia taglia le retribuzioni dei dipendenti della sanità pubblica del Lazio. Oggi sono partite le diffide dei lavoratori per recuperare le somme indebitamente tolte ma se non avremo risposte sulla corretta applicazione degli istituti contrattuali partirà la mobilitazione e le azioni legali. Alla luce di quanto sta accadendo alla Asl RM H e di quanto accaduto al San Camillo con l’introduzione del nuovo sistema ‘NoiPà diventa sempre più urgente che la Regione blocchi le altre aziende che stanno per entrare nel nuovo sistema fino a quando non si avranno certezze per le retribuzioni e i diritti dei lavoratori».

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