Uccise la moglie colpendola con un mattarello: condannato a 16 anni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Uccise la moglie colpendola con un mattarello: condannato a 16 anni

– Con la conferma in appello della condanna a 16 anni di reclusione per omicidio volontario, si è concluso il processo a Ljazim Sabani, il fornaio macedone di 43 anni che nel 2012 uccise a colpi di mattarello la moglie. La sentenza è stata emessa dalla I Corte d’assise d’appello di Roma, i cui giudici hanno confermato la condanna emessa dal gup di Rieti Francesca Ciranna nell’aprile dello scorso anno, a conclusione del processo col rito abbreviato. Il computo della pena tenne conto anche del vizio parziale di mente riconosciuto con una perizia. Sabani, che lavorava come fornaio in un laboratorio di Rieti, secondo l’accusa uccise la moglie Shedjine Mamedani, di 38 anni, all’interno del piccolo appartamento dove vivevano in affitto. Fu lo stesso fornaio macedone ad avvertire la polizia. Secondo la ricostruzione investigativa, l’uomo uccise la moglie dopo una lite per futili motivi, colpendola violentemente con un mattarello alla testa e all’addome per sette volte. Secondo quanto al tempo si apprese, l’uomo ha sempre sostenuto di aver agito per gelosia; tant’è che mentre sferrava i colpi tentò di registrare col telefonico la confessione della moglie.

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