Arsenico, Zingaretti: "Tuscia fuori dall'emergenza senza caro bollette. Due diligence per Talete" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Arsenico, Zingaretti: “Tuscia fuori dall’emergenza senza caro bollette. Due diligence per Talete”

«Smentisco le ricostruzioni fantasiose e prive di fondamento che ho sentito. Da parte nostra c’è religioso rispetto della volonta dei comuni. È una gestione che guardiamo come collaborativa: affiancheremo Talete per realizzare una ‘due diligencè, dobbiamo capire quanti debiti ci sono e dove sono. Chi ha fatto danni deve rispondere, chi ha fatto i ‘buffì li deve pagare». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso di una conferenza stampa a Viterbo in merito alla crisi della Talete Spa, società di gestione del servizio idrico. «Noi gestiamo i soldi dei cittadini – ha aggiunto – ed essi vanno investiti in opere pubbliche e non a copertura dei danni, che devono essere pagati dai loro artefici. La due diligence serve a capire cosa è successo in quella società, nient’altro. Mi stupisce che in dieci anni non sia stato fatto. Faremo il possibile perchè la due diligence venga istituita al più presto – ha proseguito – dovrebbero esseri i cittadini a opporsi alla partecipazione della Regione in cose oscure. Prima vogliamo capire la situazione, poi parleremo. Altrimenti si fanno solo chiacchiere utili solo a qualcuno per stare un’ora sui giornali, parole appese come i caciocavalli negli alimentari. Noi saremo al fianco di Talete per fare chiarezza – ha concluso Zingaretti – Se fosse stato fatto prima, ora non avremmo problemi».«Dal 31 dicembre i Comuni del Viterbese sono fuori dall’emergenza arsenico. Dei 44 Comuni coinvolti, l’85 per cento della cittadinanza ha avuto l’ok dall’Asl a tornare a bere l’acqua. In alcuni piccoli Comuni continuano i controlli, ma la situazione è in via di totale definizione. Ciò non graverà in nulla sui costi dei Comuni e soprattutto nelle tariffe dei cittadini». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che oggi a Viterbo ha fatto il punto sulla situazione arsenico nella Tuscia. «Per accompagnare la fase di rodaggio, poi – ha aggiunto – la Regione si è fatta carico di un investimento di 15 milioni di euro, anche questi senza pesare sui cittadini. Abbiamo voluto garantire una presa in carico più ‘morbidà». «Il tema era delicatissimo – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Fabio Refrigeri – così come le tecnologie utilizzate. È stato avviato un processo industriale che aveva bisogno di una taratura e la cui gestione era in parte in capo al consorzio Talete e in parte ai Comuni. Le fasi I e II sono state completate nei tempi previsti. È una tecnologia, quella dei darsenificatori, che non abbiamo scelto, ce la siamo trovata. È coscienza dell’amministrazione, ora, capire come affrontare il problema, che è stato risolto con una tecnologia efficace e avanzata – ha concluso – ma anche onerosa».

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