Ucciso per il presunto furto di un telefono: Tudorel Ciuciu condannato a 10 anni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ucciso per il presunto furto di un telefono: Tudorel Ciuciu condannato a 10 anni

Dieci anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. È la condanna inflitta al romeno Tudorel Ciuciu, sotto processo per avere ucciso un polacco con un pugno per il sospetto che l’uomo si fosse impossessato del proprio telefono cellulare. La sentenza è stata emessa dalla prima Corte d’assise di Roma, i cui giudici, presieduti da Anna Argento, hanno escluso per l’uomo l’aggravante dei futili motivi e concesso le attenuanti generiche. Era il 25 agosto 2008 quando, in via della Borghesiana, dentro un manufatto in costruzione, fu trovato il cadavere del polacco Marius Urinovicz; dentro c’erano anche altri polacchi e romeni che avevano assistito alla vicenda. Gli investigatori scoprirono che la sera precedente, in un esercizio pubblico, era nata una lite durante la contrattazione per la vendita di un trapano. Urinovicz fu percosso nel tragitto tra il locale e il manufatto dove fu trovato morto. Da quella vendita (quel trapano pare non risultò perfettamente funzionante) nacque una discussione, cui si aggiunse anche il sospetto che la vittima si fosse impossessato di un telefono cellulare; nel corso della stessa il polacco, colpito con un pugno al viso, cadde in terra sbattendo violentemente la testa sul pavimento. Due anni dopo, uno dei presenti alla lite indicò in Ciuciu la persona che sferrò quel pugno; l’uomo si rese da subito irreperibile. Oggi la fine del processo; il pm Giuseppe Deodato ha chiesto la condanna del romeno a 15 anni di reclusione, la Corte l’ha condannato a 10 anni.

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