Bilancio 2015, Sel lancia l'sos: "Oltre 300 milioni di minori entrate" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Bilancio 2015, Sel lancia l’sos: “Oltre 300 milioni di minori entrate”

Sinistra Ecologia e Libertà lancia l’Sos su un bilancio «con 310 milioni di minori entrate e tagli soprattutto al sociale, -40% totale tra spese correnti e mancati trasferimenti, e alla cultura dove si registra in particolare un -87% delle risorse per le manifestazioni culturali della città». E se la manovra non sarà cambiata a rischio il voto del secondo partito della maggioranza in Campidoglio. Tra le proposte avanzate da Sel un bilancio partecipato con i cittadini, un’operazione verità sulle aziende partecipate «in difesa della dimensione pubblica di Adir e Farmacap», l’utilizzo delle nuove tecnologie per la lotta all’evasione «che permetterebbero di recuperare 200 milioni», un’accelerazione sul decentramento, l’istituzione di un’agenzia dei diritti dei cittadini, case temporanee per gli sfrattati per contrastare l’emergenza abitativa, sentinelle antidegrado per riqualificare le periferie e il recupero degli edifici abbandonati per destinarli all’edilizia residenziale pubblica. «Con l’allarme che lanciamo oggi – spiega la consigliera comunale di Sel Annamaria Cesaretti – facciamo un grandissimo atto di responsabilità nei confronti della città e dell’amministrazione. Mafia Capitale ha bloccato gli appalti e gli investimenti nella città con migliaia posti di lavoro a rischio, e noi affrontiamo tutto questo con un bilancio incentrato sull’austerità e su un piano di rientro che oltretutto viene concentrato in un anno. Noi diciamo ‘fermi, non andiamo a stressare ulteriormente questa città in un momento così drammaticò». «Da vicepresidente della commissione Bilancio – aggiunge la collega Gemma Azuni – sottolineo che non abbiamo ancora analizzato come avevamo richiesto la delibera del bilancio e la proposta sulla dismissione delle partecipate, su cui abbiamo chiesto dati e proiezioni. L’Aula è sovrana e deve decidere, e avere la possibilità di guardare i numeri e le eventuali convenienze è fondamentale, visto che Adir e Farmacap su tutte sono società indispensabili». «Da quando ci siamo insediati – commenta la consigliera Imma Battaglia – ho cercato di porre sempre l’attenzione sul tema della governance della città. Abbiamo sostenuto un programma elettorale che doveva essere seguito da un piano d’azione di cui oggi vediamo una grande assenza, non c’è un’idea della città. Io denuncio che questa città è in totale assenza di governance, siamo stati costretti a votare per responsabilità già due bilanci dove non c’è mai stato un confronto, e oltretutto non esiste un’informazione certificata in termini di entrate».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login