AltaRoma, Camera di commercio: "Prima il progetto, poi i nomi". L'assessore Leonori: "A lavoro con la Regione" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Restart AltaRoma, la Camera di commercio ci prova. L’assessore Leonori: “A lavoro con la Regione”

Non è stato un giorno decisivo per AltaRoma, ma rispetto alla situazione di impasse che si era creata dopo lo scontro sul nome di Massimo Tabacchiera, indicato dalla Camera di Commercio per il Cda, qualcosa si è mosso. L’ente camerale, azionista di maggioranza, ha lanciato una proposta di ‘restart’: definire prima, in un paio di settimane, il progetto per la società e solo dopo ragionare, in base a questo, sul Consiglio di Amministrazione. La soluzione prospettata servirebbe a ‘bypassarè il nodo Tabacchiera, ma al contempo potrebbe rimettere tutto in discussione: in base al piano per AltaRoma potrebbero cambiare anche tutti e 5 i nomi del Cda, o comunque più di uno solo. Gli altri due soci, Comune e Regione, almeno per ora guardano di buon occhio a questa mossa. «Va bene ripartire dal progetto, che io ritengo debba essere costruito sulla valorizzazione dei giovani talenti e sull’internazionalizzazione, cogliendo le opportunità del Governo – commenta l’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori, interpellata in merito -. Quindi bene l’apertura della Camera di commercio: coglieremo questo periodo per ragionare sul progetto e lavoreremo a stretto contatto con la Regione». L’assemblea societaria di AltaRoma, intanto è tornata a riunirsi questo pomeriggio ma di nuovo, come la scorsa settimana, ha registrato l’assenza dei rappresentanti di Campidoglio e Regione Lazio e non è approdata a nulla. «L’assemblea è stata riconvocata entro fine mese. Non si è preceduto alle nomine, nè si è presa alcuna decisione», riferisce al termine dell’incontro il direttore generale di AltaRoma, Adriano Franchi. I giorni che intercorreranno da oggi alla nuova assemblea in via dell’Umiltà serviranno ai soci per provare ad avviare un nuovo dialogo e, in tale ottica, a ragionare sul futuro della società promotrice di moda. Fondamentale sarà la posizione del governo sui finanziamenti. Nei giorni scorsi il viceministro Carlo Calenda aveva dato, in pratica, un aut aut, legando il sostegno ad «un consiglio di amministrazione di altissimo profilo».

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