Capocotta, Italia nostra: "Sopralluogo della forestale per verificare i tagli" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Capocotta, Italia nostra: “Sopralluogo della forestale per verificare i tagli”

«L’Ente Roma Natura per merito del suo primo Consiglio Direttivo e del suo bravo Presidente Ivan Novelli, riuscì a fare istituire, nella sua sede di Villa Mazzanti, una stazione distaccata del Corpo Forestale dello Stato proprio perché collaborasse strettamente con il Consiglio Direttivo specie per i controlli sugli eventuali nei riguardavano i Parchi e nelle Riserve Naturali Regionali di Roma. Italia Nostra Roma vuole ricordare oggi il primo Comandante della Stazione del Corpo Forestale dello Stato, Maria Rosaria Loreti per il suo importante e costante impegno. È di oggi la notizia che il Corpo Forestale ha eseguito un sopralluogo nella Macchia di Capocotta per constatare quanto è stato tagliato e per verificare tutto l’iter del nulla osta rilasciato dai tecnici dell’Ente Roma Natura». Così una nota di Italia Nostra. «È incredibile – aggiunge – che l’attuale Commissario straordinario non abbia chiesto subito l’intervento del Corpo Forestale dello Stato dopo le prime denunce sugli abbattimenti, ora sospesi, nella macchia di Copocotta. Il primo Consiglio Direttivo dell’Ente Roma Natura è stato un esempio di come si possono gestire le Aree Protette regionali con efficienza e professionalità. Le nomine furono fatte su specifici curricula che dovevano dimostrare particolare competenza in materia ambientale ed inoltre anche la documentazione di attività svolte sul territorio. Erano presenti due membri delle Associazioni ambientaliste scelti attraverso la segnalazione dei Comitati romani che avevano per anni manifestato per ottenere il Sistema dei Parchi regionali di Roma. Il Consiglio Direttivo, durante il suo mandato ha prodotto tutti i Piani d’Assetto delle Aree Protette elaborati chiamando i maggiori esperti in campo ambientale da Vittoria Calzolari (beni culturali e paesaggio), Carlo Blasi (flora e vegetazione), Renato Funiciello (geolitologia), Giuseppe Cappelli (idrogeologia).Tutti i Piani, prima di essere approvati, sono stati illustrati in assemblee pubbliche suiloro territori e sono state chieste le osservazioni ai cittadini. Sono stati poi inviati già controdedotti alla Regione per essere approvati dal Consiglio regionale. Alcuni aspettano ancora il voto definitivo e sono passati un numero incredibile di anni. Il Consiglio Direttivo ha aperto le uniche Case del Parco esistenti, è intervenuto con osservazioni sulle procedure della Via ( importante il parere negativo espresso sul Corridoio Roma – Latina che distruggerà gran parte della Riserva Decima-Malafede). Il Presidente dell’Ente ed i suoi membri hanno dimostrato la loro autonomia verso le forti pressioni politiche da qualsiasi parte venissero considerando prioritario l’interesse pubblico di tutelare il patrimonio ambientale della città. Dopo quel primo Consiglio Direttivo si sono man mano modificate le regole delle nomine che non hanno più considerato essenziali nei curricula i veri requisiti necessari a gestire i valori ambientali e culturali, ma si sono privilegiati altri interessi fino ad arrivare a cancellare tutti i Consigli Direttivi con la Giunta Polverini nominando Commissari più controllabili e gestibili. Ha proseguito su quella linea anche la Giunta Zingaretti sostituendo solo i nomi dei Commissari Straordinari.Roma, invece ha bisogno che venga riconfermato il suo Ente Roma Natura riprendendo l’esempio virtuoso del suo primo Consiglio Direttivo per ridare finalmente valore e partecipazione ai suoi Parchi e alle sue Aree protette regionali».

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