Ostia, fiamme fuori da un pub: "Non ci faremo intimidire" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ostia, fiamme fuori dal pub del consigliere Pd: “Non ci faremo intimidire”

– Un attentato incendiario contro uno dei simboli della lotta alla criminalità organizzata, in una delle zone di Roma con il più alto tasso di infiltrazioni mafiose, Ostia. In quel litorale «oppresso» da famiglie e clan locali che per anni hanno gestito i traffici sporchi a suon di estorsioni, omicidi e gambizzazioni. Ed è stato con tutta probabilità un evento contro la mafia, organizzato lo scorso fine settimana ad Ostia, ad aver scatenato la reazione di qualcuno che la notte scorsa ha dato fuoco ad un locale sul lungomare. Sede non solo di un pub ma anche dell’associazione «Quore Matto», il cui vicepresidente è Giovanni Zannola, consigliere municipale del Pd e da sempre tra i maggiori attivisti contro le infiltrazioni mafiose sul litorale. Un «gesto vile» – come lo hanno definito il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ed il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – contro il quale si è alzata bipartisan la condanna di tutto il mondo politico. «Rigettiamo al mittente le minacce», il messaggio dell’associazione Libera, mentre il commissario del Pd romano, Matteo Orfini twitta: «Non ci faremo intimidire da nessuno». «La risposta migliore alla mafia è il coraggio delle realtà associative, delle persone, degli amministratori, dei circoli e di tutti coloro che si uniscono e riconquistano spazi e piazze restituendo speranza». Queste sono state le parole utilizzate da Zannola sabato scorso durante l’iniziativa anti-mafia «Spiazziamoli» ad Ostia Antica. Parole per «rompere il silenzio» e «promuovere la trasparenza», come non si stanca mai di ribadire il consigliere Pd del X Municipio. Alle 4 della notte scorsa, qualcuno ha deciso di fargliela pagare per quelle parole con quella che sembra essere un’intimidazione in piena regola. Stracci intrisi di liquido infiammabile sono stati lanciati contro la sua associazione bruciando un cartellone pubblicitario in plastica e alcuni oggetti che erano in giardino. Fiamme sono state appiccate anche su un portoncino, che però era di un’abitazione privata e non dell’associazione. «Sicuramente hanno voluto colpire me come amministratore e l’associazione per le sue attività rivolte al sociale e alla legalità – spiega Zannola -. Ma questi codardi armati di prepotenza non ci intimoriscono, dunque non arretriamo di un passo e andiamo avanti senza paura». «L’incendio di stanotte – è il messaggio di Libera – segue una lunghissima catena di atti dolosi a danno di esercizi commerciali, che testimoniano il persistere di un clima pesante sul litorale. È necessario continuare sulla strada intrapresa con il lavoro sul territorio per l’affermazione di giustizia sociale e costruendo percorsi di cittadinanza corresponsabile».

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