Mura Aureliane, l'urbanistica della Roma antica spiegata all'università Roma Tre | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mura Aureliane, l’urbanistica della Roma antica spiegata all’università Roma Tre

Un viaggio «urbanistico» lungo il perimetro originario delle Mura Aureliane, dalla Roma antica a quella attuale, guardando di volta in volta alla città da una delle tante porte affacciate nelle mura che sono «porte del tempo in grado di raccontare la storia di Rome», come le ha definite il sovrintendente capitolino ai beni culturali, Claudio Presicce spiegando l’intenzione dell’amministrazione di creare un vero e proprio circuito museale delle Mura Aureliane. È andato in scena, presso il dipartimento di architettura dell’università Roma Tre, il primo incontro del ciclo «Le Mura Aureliane – Da Aureliano ad Onorio», convegno urbanistico promosso da Roma Tre insieme alla Sapienza e a Tor Vergata con al centro gli studi e le ricerche sull’antica cinta muraria che l’imperatore Aureliano volle costruita ad ulteriore distanza dal centro rispetto alle ancora precedenti Mura Serviane, per dotare la città eterna di un’ulteriore protezione contro le invasioni barbariche. Al convegno odierno hanno partecipato, fra gli altri, anche l’assessore all’urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo, e il rettore di Roma Tre, Mario Panizza, che ha introdotto l’incontro con una relazione che ha portato gli ospiti attraverso le mura e i tanti luoghi architettonico a ridosso delle stesse. Da Porta San Paolo a Porta del Popolo passando per le varie Porta Ardeatina, Porta Latina e Porta Asinaria. «Non c’è niente di più moderno di quando l’antico viene riutilizzato nella vita quotidiana», ha detto Caudo, spiegando l’impegno dell’amministrazione di valorizzazione del piano urbanistico della città a ridosso delle mura, a partire dalla riqualificazione del quartiere Flaminio, nell’ottica di un’integrazione tra la città di prima e quella di oggi. Integrazione di cui ha parlato anche il sovrintendente Presicce, sottolineando l’impegno amministrativo nella valorizzazione della fruizione delle mura come bene culturale, e la necessità di interventi di ripristino per 6,4 km del tratto murario dopo l’analisi di dati raccolti sullo stato delle mura. Nel corso dell’incontro, presentati studi, ricerche e progetti di restauro di architetti e studiosi. Un viaggio che è anche un viaggio nella Roma attuale, per avvicinarla al passato e migliorarla nel presente.

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