Droga ed estorsioni, la polizia sgomina un sodalizio criminale a Roma: 17 arrestati | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Droga ed estorsioni, la polizia sgomina un sodalizio criminale a Roma: 17 arrestati

Tra le persone finite in manette, nel corso dell'operazione denominata Multiservice, anche un dipendente dell'Agenzia delle Entrate

Provvedimenti cautelari a carico di a 17 persone, tra le quali anche una dipendente dell’Agenzia delle Entrate, sono stati emessi al termine di un’indagine della Polizia di Stato di Roma. Ad interrompere il sodalizio criminale sono stati gli agenti del Commissariato Tuscolano, che hanno accertato le illecite attività: dallo spaccio di sostanze stupefacenti all’associazione a delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di immobili, dalle estorsioni fino alla messa in circolazioni di soldi falsi. Notevoli i guadagni accertati dagli investigatori. I dettagli dell’operazione, denominata ‘Multiservicè, saranno illustrati alle 11 odierne nel corso della conferenza stampa che si terrà presso la sala Prisco Palumbo della Questura di Roma.

Funzionavano come una vera e propria agenzia immobiliare e assegnavano case occupate di proprietà di enti pubblici ad immigrati. A capo dell’organizzazione, composto da membri di un’unica famiglia, c’era una nonna di 64 anni. La banda operava in una zona di Roma, il Tuscolano, a scoprirla gli agenti del locale commissariato. Per ogni abitazione veniva richiesto un compenso che oscillava dagli otto ai 20 mila euro. A capo del sodalizio, composto da membri di un’unica famiglia, c’era 64enne con vari precedenti, tra cui per droga. Tramite una sua conoscente, impiegata al Catasto, la donna riusciva a sapere quali erano gli appartamenti degli enti al momento liberi. In base alle richieste l’organizzazione provvedeva ad occuparle tramite l’aiuto di alcuni fabbri compiacenti. A quanto emerso dalle indagini, in sei mesi ne avrebbero occupati e assegnati illegalmente venti. Il sodalizio, inoltre, svolgeva anche spaccio di droga nel quartiere. Le indagini sono scattate ad aprile scorso dopo la segnalazione di un giro di banconote false spese nei negozi del quartiere. Sono sei i componenti della famiglia finiti in carcere, dieci i complici ai domiciliari, mentre l’impiegata del Catasto è stata sottoposta alla misura di divieto di dimora nel comune di Roma.

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