Scuola, il sogno di Masini: apertura h24 e per 365 giorni l'anno | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Scuola, il sogno di Masini: apertura h24 e per 365 giorni l’anno

Scuole aperte h24 per 365 giorni l’anno. È il sogno dell’assessore capitolino alla Scuola Paolo Masini che immagina luci accese anche di pomeriggio e aule vissute perfino d’estate. Un’iniziativa che prenderà corpo con l’approvazione in giunta della delibera sulle ‘scuole condivisè e che è allo studio in assessorato. «Non ha senso lasciare le scuole chiuse per tre mesi l’anno e di pomeriggio: sono un enorme patrimonio da poter sfruttare per attività o gemellaggi. Stiamo lavorando con direttori, presidi e genitori e a breve presenteremo in giunta la delibera», ha spiegato Masini. In concreto, si tratta di regolamentare una ‘buona praticà che, a macchia di leopardo, esiste già in alcune scuole della Capitale. Al liceo Newton, per esempio, da anni è nata l’associazione ‘Amici del Newton’ formata da docenti e non, e tre volte a settimana, gli studenti ricevono di pomeriggio ripetizioni di matematica pagando solo un contributo di 20 euro l’anno per la tessera associativa. E alla scuola media Majorana del Nuovo Salario i piccoli studenti, ma anche gli adulti, possono frequentare corsi pomeridiani di bricolage, scacchi e musica. Questo perchè, spiega il presidente dell’associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola di Roma (Anp) Mario Rusconi, «la normativa esiste dal 1985: si tratta di una direttiva del ministero dell’Istruzione che prevede che chi vuole utilizzare gli spazi di una scuola, ovviamente quando non c’è lezione, come per esempio un’associazione culturale o una cooperativa, deve chiedere un parere al consiglio d’istituto e se è positivo paga una cifra che dipende dal servizio che si offre». Rusconi auspica che a Roma «possa essere il Comune a dare piccoli contributi a realtà che potrebbero impiegare giovani e non gravare su piccole cooperative o associazioni» e confessa che all’assessore Masini l’idea non dispiace. Il primo passo, però, è la mappatura degli istituti esistenti sul territorio: scuole materne, elementari, medie e dal primo gennaio anche superiori (per effetto della nascita della Città metropolitana che ha unificato la competenza prima della Provincia ndr.) devono essere schedate e per questo, ha spiegato Rusconi, «spero l’assessore Masini lo faccia in fretta come anche il Ministero dovrebbe farlo in tutta Italia».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login