Santa Cecilia: "Bilancio in positivo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Santa Cecilia: “Bilancio in positivo”

– Un quadro «complessivamente positivo, sia dal punto di vista dei bilanci che da quello della produzione culturale». Questo quanto emerso, rende noto la Pisana, dall’audizione in commissione Cultura con gli enti partecipati dalla Regione che si occupano di spettacolo dal vivo. Il presidente Cristian Carrara ha spiegato che «siamo in fase di attuazione della nuova legge di settore, per questo abbiamo deciso questo incontro, nel quale valutare lo stato di salute degli enti, le prospettive e le strategie di sviluppo, soprattutto rispetto al territorio regionale». Ha iniziato Michele Dall’Ongaro, presidente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia: «I nostri bilanci sono in equilibrio – ha spiegato – malgrado i tagli degli anni scorsi e accanto al nostro focus, sicuramente la stagione di musica sinfonica e da camera, puntiamo molto sulla formazione dei bambini e sull’educazione di un nuovo pubblico. Nel 2014 complessivamente hanno ruotato oltre 356 mila persone attorno agli eventi prodotti da noi, con un +5,8 per cento degli incassi. Puntiamo su una maggiore interazione con il territorio, non solo a Roma, ma in tutta la Regione».- Marino Sinibaldi, presidente del Teatro di Roma, è partito dall’ottimo risultato del 2014 (40% di biglietti in più) per parlare poi dei progetti che riguardano i diversi spazi gestiti dall’ente (teatro Argentina e India) e della ristrutturazione del Valle: «Spazi che vogliamo valorizzare – ha dichiarato – anche oltre la programmazione teatrale, come luoghi culturali per la città. Con la nuova normativa siamo diventati teatro nazionale. Che tradotto in pratica vuol dire maggior impegni, più produzioni proprie e una nuova scuola di formazione, che vorremmo legata ai mestieri teatrali». Positivo anche il bilancio illustrato da Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma: «Con l’accordo sindacale di novembre abbiamo ridotto i costi, grazie a circa 70 pensionamenti, e aumentato la produttività. I risultati di questo primo trimestre 2015 sono sotto gli occhi di tutti: i biglietti venduti sono aumentati del 60% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il nostro potenziale di sviluppo è ancora enorme e dobbiamo sempre più legarlo ai flussi turistici». Tutti e tre gli interlocutori hanno puntato sullo spettacolo come fattore di crescita anche economica, per Roma e il Lazio e hanno evidenziato la necessità di sinergie fra gli enti che rappresentano e la Regione, per aprirsi a tutto il territorio, anche attraverso riduzioni sul prezzo dei biglietti e dei trasporti dedicate a chi abita in Provincia. Ha chiuso l’audizione Luca Fornari, presidente dell’Associazione teatrale fra i Comuni del Lazio (Actl), che riunisce 62 Comuni e gestisce la programmazione di 28 fra teatri e altri spazi messi a disposizione dagli enti locali. Anche in questo caso il bilancio è confortante, sia per il numero di spettacoli, oltre 450, che per la quantità delle compagnie coinvolte, 168. Secondo Fornari «pur avendo bilanci in regola, abbiamo difficoltà nei pagamenti dovuti allo scarto con cui la Regione e il Ministero liquidano le nostre competenze. Con questa amministrazione i finanziamenti sono tornati ad essere più regolari e abbiamo potuto recuperare, almeno in parte, i ritardi del passato».

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