Fisco, notaio romano a giudizio per un'evasione di 10 milioni di euro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fisco, notaio romano a giudizio per un’evasione di 10 milioni di euro

Un notaio romano è stato rinviato a giudizio per aver evaso il fisco per alcuni milioni di euro tra il 2010 e il 2012. È quanto deciso dal gup Francesco Patrone su richiesta del pm Mario Palazzi. Luigi D’Alessandro è accusato di aver evaso le casse dello stato emettendo, per conto di società ‘schermò di cui risultava titolare, fatture per operazioni «in tutto e in parte inesistenti». Oltre al professionista altre quattro persone, tra cui la moglie e amministratori di società, sono andate a processo che inizierà nell’aprile del 2016. Per questa vicenda nel dicembre scorso la Guardia di Finanza eseguì un sequestro preventivo di beni per un valore di 10 milioni di euro. In base a quanto accertato dalla Procura di Roma il notaio, dopo una ispezione antiriciclaggio, al fine di proteggere il proprio patrimonio da eventuali pretese tributarie dell’Agenzia delle Entrate aveva cominciato a schermare i propri beni intestandoli ai figli per «rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva».

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