Campidoglio, Gabrielli: "Decido io sullo scioglimento ma non sarò un sindaco ombra" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, Gabrielli: “Decido io sullo scioglimento ma non sarò un sindaco ombra”

– Non sarà il sindaco ombra, come puntualizza polemizzando con «certa stampa», ma Franco Gabrielli sta provando a imporre subito il suo stile come prefetto di Roma. Oggi nella terza tappa del suo giro dei Municipi è andato nel primo municipio, quello del centro storico, accolto dalla presidente dem Sabrina Alfonsi e da esponenti di associazioni dei cittadini. «Perchè la gente si incontra nei territori, non in prefettura», ha detto. «Mi accusano di fare campagna elettorale, di parlare solo con il Pd – così Gabrielli -: purtroppo o per fortuna nei Municipi al momento c’è il Pd. Ma quando deciderò se sciogliere o meno l’amministrazione capitolina per Mafia Capitale sarà difficile non scontentare qualcuno…». Il prefetto ha ricordato che, ricevuto il rapporto degli ispettori prefettizi sul Campidoglio entro il 15 giugno, avrà tempo fino al 30 luglio per decidere se proporre o meno il clamoroso scioglimento per mafia. «Passerò un luglio di grande riflessione», ha commentato. Dopo l’incontro in Consiglio municipale Gabrielli rispondendo ai giornalisti ha puntualizzato su Ostia che «il sindaco non può nominare un delegato per il litorale fuori della Giunta» e che quel Municipio andrà al voto anticipato non prima del 2016, per motivi tecnici e di legge. Il prefetto ha quindi anticipato che nell’accoglienza degli immigrati «ci sono quartieri e Municipi che sono stati inflazionati e verranno deflazionati», come Tor Sapienza – dove andrà domani -, Tor Bella Monaca e Corcolle. Con il bando della prefettura, il cui esito sarà reso noto a breve, verranno redistribuite le presenze sul territorio. E ci saranno interventi sulle strutture occupate illegalmente. Gabrielli ha poi proposto di «usare la legge sulla Terra dei Fuochi» – che ha introdotto il reato di combustione di rifiuti – per i roghi nei campi nomadi di Roma. «Non è un problema etnico – ha detto -, ma non contrabbandiamo l’illegalità per identità». Il prefetto prima del Giubileo mira a creare il centralino unico 112 delle forze dell’ordine con l’aiuto della Regione. Per razionalizzare l’uso del personale, «e non parlatemi di aumenti di organico», ha detto. Gabrielli ha poi difeso i vigili urbani, «risorsa fondamentale», di recente «accusati ingiustamente». E tranquillizzato sulle presunte foto Isis con il Colosseo, «forse un segno di debolezza», anche se «viviamo dentro una minaccia», ha ribadito. Anche per il I Municipio il prefetto ha istituito un Comitato sicurezza con rappresentati di prefettura, forze dell’ordine e amministrazione. Diviso in due zone – Viminale e Campo Marzi-Trevi-Prati -, vista la complessità del territorio, «che comprende le istituzioni repubblicane», ha detto. Gabrielli ha ascoltato il presidente Alfonsi e i comitati e le lamentele contro l’abusivismo commerciale, lo spaccio di droga, la movida molesta, le finte guide turistiche, la sporcizia e altro ancora. «Credo nell’ascolto e nel confronto, ma poi bisogna decidere – ha affermato -. E deve farlo uno solo, sennò si annacqua il principio di responsabilità. Sono io il ‘front officè dei cittadini». Gabrielli ha dato appuntamento tra un mese circa per verificare i risultati dei primi interventi in I Municipio.

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