Ostia, verso staffetta Marino-Sabella: "Sarà lui il nuovo commissario" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ostia, verso staffetta Marino-Sabella: “Sarà lui il nuovo commissario”

– La nomina non è ancora ufficiale, ma «con molta probabilità» sarà Alfonso Sabella il nuovo commissario del Municipio di Ostia. Proprio l’ex magistrato, oggi assessore alla Legalità dopo lo scandalo di Mafia Capitale, avrà il compito di rilanciare una delle zone di Roma dove la criminalità organizzata ha trovato negli anni maggior terreno fertile. L’annuncio è arrivato stasera durante l’assemblea degli iscritti del Pd di Ostia, alla quale ha preso parte anche lo stesso Sabella che ha ascoltato gli interventi di gran parte di quella che ormai è l’ex giunta locale in una sorta di passaggio di consegne al nuovo mini-sindaco che prenderà il posto di Ignazio Marino che aveva deciso di gestire il litorale dopo le dimissioni del presidente Andrea Tassone. «La decisione non è ancora presa – sottolineano fonti del Campidoglio -, il sindaco ci sta lavorando», ma non è escluso che una decisione ufficiale possa arrivare già dopodomani, quando si riunirà la giunta. Sabella, voluto fortissimamente proprio da Marino per «ristabilire la legalità» nel quartiere, è ormai un «volto noto» del litorale, dopo aver presenziato all’apertura dei varchi sul lungomare o all’abbattimento dei chiosco a Castelporziano. Dopo le parole del prefetto Gabrielli, che oggi ha indicato al Campidoglio che la nomina del nuovo commissario sarebbe dovuta arrivare «da un interno della giunta», oggi è arrivata una accelerazione che ha portato alla ventilata nomina dell’assessore durante una riunione del Pd presieduta da Stefano Esposito, senatore e commissario del partito per Ostia. Una decisione che però di fatto ha aumentato le fratture tra Municipio e Palazzo Senatorio, con Sel che è tornata a tuonare parlando di «commissariamento del Campidoglio da parte del Pd». «È inaccettabile – scrive su Twitter il capogruppo Gianluca Peciola -, è una violazione delle regole democratiche e di trasparenza». «Se il Campidoglio avesse fatto quello che doveva fare – è invece il parere di Esposito -, nessuno, Davide Bordoni per l’esattezza, si sarebbe rivolto al prefetto obbligandolo a dare una lettura della nomina. Una cosa che non sarebbe successa un mese fa». Il senatore Pd non usa giri di parole per dire che «Sabella ha tutte le qualità per fare il presidente ma non il tempo per occupare fisicamente il municipio». «Dubito – attacca – che lui o altri assessori possano stare qui 5-6 giorni alla settimana». E qualche dubbio serpeggia anche tra chi ha partecipato all’assemblea in un grande albergo dell’Axa, con l’assessore apparso «preoccupato». «Questo non è un quartiere – ha detto parlando con gli iscritti – questa è una città, e neanche piccola».

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