Lazio, Hernanes non perdona: l'ex costringe i bianocelesti alla sconfitta contro l'Inter.Pioli: "Possiamo battere la Samp" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lazio, Hernanes non perdona: l’ex costringe i bianocelesti alla sconfitta contro l’Inter.Pioli: “Possiamo battere la Samp”

Milano, grazie al fattore «ex», vince il doppio confronto con Roma della 35/a giornata e chi ne esce peggio è la Lazio di Pioli, che ha mancato il controsorpasso Champions sui giallorossi perdendo 2-1 in casa con l’Inter. La squadra di Mancini, alla quarta vittoria consecutiva, tiene aperte le speranze Europa League, portandosi a -2 dalla Sampdoria, sesta. Unica consolazione per i biancocelesti è il pareggio di Parma che tiene a distanza il Napoli. Il 2-1 dell’Olimpico è però ben diverso da quello di ieri al San Siro, dove un Milan poco più che modesto ha sconfitto grazie a Destro una stanca Roma, Per battere i biancocelesti, cosa che non avveniva dal 2 maggio 2010 a Roma, i nerazzurri oltre alle due reti di un Hernanes fischiatissimo, hanno approfittato e pure a fatica, di un avversario ridotto in nove dalle espulsioni di Mauricio nel primo tempo e Marchetti nella ripresa, avendo ragione del fortino Lazio, dopo aver sbagliato un rigore con Icardi, solo nel finale. Oltre a Hernanes, sistemato da Mancini come trequartista, da lodare tra i nerazzurri il solito Handanovic e Palacio, stasera molto attivo, mentre Icardi oltre all’errore dagli 11 metri si è segnalato solo in negativo e gli altri hanno mostrato scarse qualità. In casa Lazio, Pioli ha rimesso al centro dell’attacco Klose, davvero poco incisivo, supportato da Mauri, Candreva e Felipe Anderson, tornato quasi ai livelli di qualche mese fa. A rafforzare il centrocampo è rientrato Biglia, recuperato dall’infortunio alla caviglia, e la sua presenza ha fatto bene alla Lazio, che fino all’espulsione di Mauricio al 25′ aveva creato le occasioni più pericolose insieme con Candreva, sempre positivo e puntuale anche con il gol. Voto insufficiente per l’arbitro Massa e i suoi assistenti: magari corrette le decisioni principali ma la direzione è apparsa non felice. L’avvio di partita è stato scoppiettante. La Lazio ha subito impegnato Handanovic con Candreva e sulla respinta Basta non ha trovato la porta. All’8′ la rete dell’azzurro, nona stagionale: Felipe Anderson si è liberato sulla sinistra e sul suo preciso assist Candreva ha battuto il portiere interista. Il gol ha scosso l’Inter che al 14′ ha avuto un’occasione per pareggiare, ma Icardi liberato da Kovacic ha sparato alto. Tra continui capovolgimenti di fronte la Lazio ha sfiorato il raddoppio con Mauri e due volte con Parolo, quasi a botta sicura. Lo scenario si è stravolto al 25′, quando un fallo di Mauricio su Palacio è costato il rosso diretto al brasiliano, decisione forse discutibile di Massa che è costata doppiamente alla Lazio vista la rete gioiello di Hernanes sulla successiva punizione. Con i biancocelesti in 10, rinchiusi nella loro trequarti anche per l’ingresso di Braafheid al posto di Mauri, l’Inter ha però avuto più problemi e la partita si è cristallizzata. Un tiro da lontano di Palacio, tra i più attivi dei suoi, una na punizione bomba di Guarin deviata da Marchetti e un colpo di testa di poco alto di Vidic sul successivo corner sono state nel finale le uniche occasioni create dagli 11 di Mancini. Il tecnico marchigiano nella ripresa ha inserito Podolski per Guarin, e sfruttando gli spazi concessi da una Lazio un pò meno coperta i nerazzurri hanno cercato di fare male ma è stato Klose a gettare al vento la palla del 2-1 al 14′, facendosi bloccare fa Handanovic una conclusione da due passi. Nuovo colpo di scena al 16′, quando Marchetti ha steso Icardi e Massa ha decretato giustamente rigore ed espulsione. Berisha, entrato a freddo per Klose, ha però parato il tiro di Icardi. Come nella vittoria di Udine, soffertissima nonostante l’11-9, l’Inter si è messa a balbettare senza trovare spunti convincenti davanti alla difesa biancoceleste. Al 32′ Pioli ha fatto uscire uno stanco Candreva per Keita, sperando di sfruttare le ripartenze ma proprio in contropiede ha colpito l’Inter al 39′: Palacio ha liberato Hernanes che tutto solo verso Berisha ha freddamente colpito di piatto per il 2-1 che ha deciso la partita. – Hernanes come Destro, dopo la Roma è la Lazio a provare sulla propria pelle la regola dell’ex. E così la doppietta del Profeta nega ai biancocelesti il controsorpasso ai danni dei ‘cuginì giallorossi. «Volevamo vincere. Potevamo sfruttare i risultati negativi delle altre ma così non è stato – si rammarica il laziale Stefano Pioli -. Abbiamo avuto la chance per fare il 2-0, peccato, ma il campionato non finisce oggi, abbiamo ancora il nostro destino nelle nostre mani. Stiamo a giocarci un sogno in queste ultime tre gare, nessuno ad inizio stagione avrebbe pensato che avremmo lottato per la Champions. Abbiamo la forza per provare a vincere le prossime due partite. Ci auguriamo che derby possa essere decisivo». «Dalla prestazione di oggi ne esco soddisfatto per lo spirito e anche la qualità – aggiunge -. L’episodio che ha deciso la gara è stata l’espulsione di Mauricio e lì non abbiamo lavorato bene». «Uno scherzetto alla Lazio? Mi dispiace, ma dovevamo vincere non siamo venuti in vacanza a Roma. È stata una partita molto aperta quando erano in 11, siamo contenti per come sia finita – dice l’ex Roberto Mancini -. Abbiamo avuto tante occasioni e le abbiamo sbagliate. Quando una squadra poi resta in nove si mette dietro ed è dura trovare spazi. Abbiamo anche fallito un rigore, ma l’importante è vincere. Bisognava aspettare il momento e andare nell’uno contro uno. Lo abbiamo fatto meglio di Udine, ma la Lazio è un’ottima squadra e si difendeva bene. Con Napoli e Roma se la possono giocare fino alla fine». Inevitabili le polemiche arbitrali. «Discutere dell’arbitro è riduttivo per il valore delle due squadre – dice il nerazzurro -. Non si può discutere sempre». Protesta però il ds Igli Tare. «È difficile parlare in questo momento – dice l’albanese a Sky – dopo la sconfitta è sempre negativo a livello d’immagine, ma è un anno molto importante per la società che ha fatto grandi sacrifici. Cerchiamo solo rispetto perchè la Lazio lo merita. Arrivare a una partita così decisiva con una terna arbitrale del genere non so come definirlo. Il primo gol è da annullare e ho dei grandi dubbi sulla seconda espulsione sul rigore di Icardi. E il fuorigioco di Candreva è clamoroso». I tifosi della Lazio, in particolare, non hanno gradito l’esultanza con tanto di capriola di Hernanes e lo contestano per tutto il match. «Era una partita speciale, ci tenevo molto a fare una grande prestazione – spiega il brasiliano -. I tifosi dell’Inter mi dicevano che era più forte l’Hernanes della Lazio. Ho esultato con la capriola. Un pò di mesi fa quando non giocavo Lotito ha parlato un pò troppo dicendo che aveva fatto un affare a vendermi per un botto di soldi. Adesso voglio vedere se ha ancora la stessa opinione». «Sono molto felice per lui, se lo merita, lavora tanto – esulta Palacio -. È il campione che abbiamo visto anche alla Lazio. Mancano tre giornate e dobbiamo giocarcela fino alla fine. Ora testa alla Juve, crediamo all’Europa».

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