Salvini, scritte con il leader leghista sul muro della sede Ncs | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Salvini, scritte con il leader leghista sul muro della sede Ncs. Niente visita alla Garbatella

Problemi di ordine pubblico”. Ieri gli scontri a Foggia, oggi il video di ‘accoglienza’ degli abitanti di Garbatella dove anche il protagonista dei Cesaroni, Claudio Amendola, ‘avverte’ il leader leghista e le scritte sulla sede romana della lista del leader leghista. Per questo La questura di Roma avrebbe sconsigliato a Matteo Salvini di visitare il quartiere popolare dove centri sociali e associazioni di cittadini hanno reagito con una risposta corale. Troppo alto il rischio che la situazione possa complicarsi. Alle 18 inoltre a Casetta Rossa, è in programma l’incontro Letterature Partigiane con Paco Ignacio Taibo II, Erri De Luca, Gianni Minà e Pino Cacucci, Federico Mastrogiovanni.  “Annullati tutti gli appuntamenti pomeridiani a Roma di lunedì 11 maggio di Matteo Salvini. L’inaugurazione della nostra sede è rinviata ai prossimi giorni, intanto prepariamo le ruspe” ha scritto questa mattina sulla sua pagina Facebook il consigliere municipale Luca Aubert.

«Salvini Verme, Roma ti schifa, mai con Salvini»: le tre scritte sono apparse stamani sulla serranda della sede «Noi con Salvini» nel quartiere Prati di Roma. A darne notizia il consigliere comunale di Roma Marco Pomarici del gruppo ‘Noi con Salvinì. «Le scritte contro Matteo Salvini sulla serranda della mia storica sede politica di via Bettolo (Municipio I Centro Storico) – ha commentato Pomarici – rappresentano solo ed esclusivamente il vile gesto di quattro imbecilli armati di vernice. Questi codardi, incapaci di confrontarsi politicamente con qualcuno che la pensa diversamente, conoscono solo lo strumento della violenza verbale e dell’intimidazione a mezzo di vernice». Il consigliere capitolino inviata «i ‘coraggiosì con la bomboletta spray ad un confronto pubblico su temi e programmi per Roma ed il Paese. A loro però una cosa la voglio dire subito. Cresce ogni giorno il numero dei romani che apprezzano le idee e i programmi di Matteo Salvini. Sono altre le persone che la Città non vuole più. E saranno le urne – conclude -, appena sarà possibile, a darne notizia».

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