Rifiuti Ama, Colari chiede di annullare la gara sugli indifferenziati | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Rifiuti Ama, Colari chiede di annullare la gara sugli indifferenziati

Il gruppo Co.La.Ri ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro la gara bandita a inizio maggio da Ama per la valorizzazione di 650mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati. È quanto fa sapere Ama. Il bando di gara europeo che il gruppo privato che fa capo a Manlio Cerroni chiede di annullare prevede un accordo quadro con più operatori per l’affidamento del servizio di carico, trasporto e trattamento in impianti di recupero energetico del rifiuto urbano residuo prodotto nel territorio di Roma per un periodo di 48 mesi. La gara, che l’azienda ha potuto bandire in virtù del decreto «sblocca Italia» del Governo Renzi (articolo 35 del D.L n. 133/2014, sostituito dalla legge di conversione n. 164/2014), potrebbe produrre un cambio di scenario di portata storica nella gestione dei rifiuti della Capitale. Dopo la chiusura che si è determinata con la Giunta Marino della discarica di Malagrotta, infatti, spiega l’Ama, anche il residuo assetto derivante dal passato di conferimenti «esclusivi» e maggioritari agli impianti di un solo soggetto imprenditoriale viene messo per la prima volta in discussione e sottoposto alla legge del mercato. «Nel suo ricorso – afferma il presidente Daniele Fortini – Co.La.Ri sostiene, testualmente, di impugnare atti con i quali Ama s.p.a. intende »innovare« l’assetto della gestione dei rifiuti urbani del comune di Roma. È proprio ciò che orgogliosamente ci prefiggiamo, d’intesa con il socio unico Comune di Roma. Lo facciamo nel pieno rispetto delle leggi nazionali e delle direttive europee. Il consorzio laziale rifiuti si appella al principio di prossimità dell’Unione Europea e sostiene che l’attuale Ama vuol scavalcare la rete impiantistica esistente nell’ambito territoriale di riferimento. Ricordo soltanto che diversi stati europei hanno deciso da tempo che il perimetro di prossimità travalica i bacini regionali interni e che la legge 164 di fine 2014 rende possibile anche in Italia, per gli impianti che hanno disponibilità residue di trattamento autorizzate, accogliere rifiuti urbani prodotti in altre regioni. Con questo bando di gara, dunque, Ama agisce in totale trasparenza e legalità per assicurare nel medio periodo, parallelamente alla grande spinta che stiamo imprimendo alla raccolta differenziata, la valorizzazione dei rifiuti non riciclabili residui sulla base delle migliori offerte competitive. Una domanda – conclude Fortini – sorge spontanea: perchè Co.La.Ri., che è un gruppo solido e affermato, anzichè impugnare e chiedere di sospendere il bando non partecipa alla gara e dimostra di saper stare sul mercato?». Il bando di gara in questione (n. 2 2015) è stato pubblicato sulle Gazzette Ufficiali dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e sul sito www.amaroma.it. La procedura aperta, ai sensi dell’articolo 59 del Codice degli Appalti (d.lgs. n. 163/2006), riguarda il trattamento complessivo di 2,6 milioni di tonnellate di materiali non riciclabili nell’arco di 4 anni. L’importo complessivo massimo di spesa è pari a euro 366.912.000 (più iva), con un prezzo unitario posto a base d’asta pari a 140 euro/tonnellata (più iva). Il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione è fissato al 18 giugno 2015.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login