Campidoglio, il valzer della commissioni: al via il toto-nomine per i nuovi presidenti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, il valzer della commissioni: al via il toto-nomine per i nuovi presidenti

– In Campidoglio si lavora per trovare la quadra per le nomine dei presidenti delle commissioni capitoline che a breve saranno azzerate e dimezzate. Passeranno da 24 a 12. Un progetto di cui ci si sta occupando in casa dei dem. Proprio ieri il commissario del Pd Roma Matteo Orfini ha incontrato il sindaco Ignazio Marino per discuterne. E tutti e due hanno concordato sulla necessità di sbrigarsi. Per evitare che l’ombra di Mafia Capitale oscuri ancor di più l’attività istituzionale. Il dimezzamento delle commissioni era un misura a cui stava già lavorando il consiglio comunale ma che ha subito un’accelerazione anche per effetto dello ‘tsunamì provocato dall’inchiesta sulla Cupola mafiosa di Carminati&Co che ha portato all’arresto di quattro consiglieri comunali, di cui due del Pd, tra cui l’ex presidente della Commissione Patrimonio e Politiche Abitative Pierpaolo Pedetti, e vede altri consiglieri tirati in ballo in alcune intercettazioni, senza che siano indagati. Il risiko delle presidenze è ancora in atto. Ma a Palazzo Senatorio il toto-commissioni è partito e già circolano schemi di come potrebbe comporsi il nuovo asset istituzionale. Antonio Stampete dovrebbe prendere il posto del collega dem Pedetti, finito in manette: guiderà la commissione Urbanistica-Patrimonio. Michela Di Biase (Pd) continuerà ad occuparsi di Cultura, commissione che sarà accorpata con il Turismo. L’Ambiente resterà sempre a guida di Athos De Luca (Pd). Tra i papabili per la commissione Scuola-Sport girano i nomi di Ilaria Piccolo o Valentina Grippo. Per i Lavori Pubblici circola il nome di Riccardo Magi, consigliere radicale della Lista civica Marino, o ancora quello di Ilaria Piccolo. Per la commissione Commercio in lizza c’è Orlando Corsetti (Pd), che già ne è a capo, anche se qualcuno lo dà verso la guida della commissione Sociale. La commissione Bilancio – il cui presidente Alfredo Ferrari, anche se non è indagato nell’inchiesta, si è detto già pronto a rimettere l’incarico di guida della commissione – potrebbe essere guidata dalla consigliera Giulia Tempesta o dal consigliere ‘veteranò Maurizio Policastro. La casella della presidenza Trasporti rimane ancora aperta: molto probabilmente il nome lo sceglierà Sinistra Ecologia e Libertà, visto che la sua consigliera Anna Maria Cesaretti è già la numero uno della commissione. Nella maggioranza in Campidoglio già sono spuntati diversi mal di pancia. Dopo le dichiarazioni di Orfini ieri Sel ha fatto intendere di non digerire il progetto dei dem. «Orfini decide per il Pd noi decidiamo in base alla consultazione del partito» ha avvertito il vendoliano Gianluca Peciola. Anche le opposizioni si sono lamentate: il Movimento 5 Stelle ha parlato di una maggioranza «ormai telecomandata da papà Orfini». Nei prossimi giorni il ‘piano commissionì sarà presentato al sindaco-chirurgo. E molti consiglieri in Aula Giulio Cesare sperano che si apra presto un dibattito in maggioranza e opposizione per scongiurare il rischio di nomine calate dall’alto, e a sola firma Pd.

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