Tiburtina, 120 migranti nella struttura dietro la stazione: i romani portano latte e biscotti. Ma è allarme scabbia | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tiburtina, 120 migranti nella struttura dietro la stazione: i romani portano latte e biscotti. Ma è allarme scabbia

È stata allestita ieri sera la struttura provvisoria nei pressi della stazione Tiburtina destinata ai migranti in transito accampati nei giorni scorsi nella zona e ospitati finora temporaneamente nel sovraffollato centro di accoglienza Baobab. Il campo, gestito da Croce Rossa e Campidoglio, ospita circa 120 persone, arrivate in serata. A differenza dei giorni scorsi, i migranti in giro sono pochi. La maggior parte di loro riposa nelle tende, dopo giorni passati in strada. All’interno un presidio medico, bagni chimici e servizi igienici, presto l’acqua corrente. Al campo c’è un presidio fisso della Croce rossa, ma sono tanti i cittadini che da questa mattina si sono recati alla tendopoli per portare aiuti alimentari. Il luogo non è facile da trovare, nonostante sia proprio alle spalle della stazione Tiburtina. Una scelta, come ha spiegato l’assessore Francesca Danese, fatta nell’interesse dei migranti, per esporli il meno possibile. Giovanni non è della zona, ma è venuto con suo figlio di 8 anni per portare latte e biscotti. «Ho sentito che ci sono tanti bambini e sono corso qui con lui, voleva esserci a tutti i costi», ha detto. Il bambino è stato accompagnato eccezionalmente dall’assessore Danese dentro il campo – dentro cui normalmente non è possibile entrare – a consegnare ciò che aveva portato. Un’altra coppia si è avvicinata con tre buste della spesa per portare «semplicemente generi di prima necessità. Non abitiamo vicino, ma abbiamo saputo che c’era bisogno. Ora andremo al Baobab a portare qualcosa anche lì. È una situazione terribile». Altre macchine si sono fermate e hanno lasciato pacchi e buste al personale della Croce rossa. «Ho chiesto di cosa c’è bisogno, ma nel frattempo ho portato un pò di tutto», ha detto una signora.

«È stata aperta» la struttura provvisoria nell’area della stazione Tiburtina, destinata ai migranti in transito accampati nei giorni scorsi nella zona e ospitati finora temporaneamente dal centro di accoglienza Baobab. Ad annunciarlo il presidente del comitato provinciale di Roma della Croce Rossa Italiana, Flavio Ronzi, che, spiega, «insieme all’assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, Francesca Danese», sta accogliendo i migranti che stanno arrivando. «Sono stati allestiti i posti letto per stanotte. Nella struttura sono arrivati i primi 60 migranti e stanno iniziando a mangiare. Per stasera contiamo di arrivare a ospitare circa un centinaio di persone». Dentro la tendopoli si sta completando l’allestimento della cucina da campo per servire il primo pasto. Il presidio sanitario invece è attivo, e ha fatto già 80 visite. Le docce saranno pronte a breve. A chi ha chiesto quali fossero i bisogni, l’assessore Danese ha risposto: «asciugamani, saponi, assorbenti. Nessuno ci pensa ma sono cose importanti. E poi tovaglie per mangiare». Al campo è arrivato anche un gruppo di ragazzi con palloncini e nasi rossi. «Siamo qui per portare un pò di animazione ai bambini – spiega uno di loro – Abbiamo con noi palloncini, matite colorate, giochi. Abitiamo qua vicino, siamo amici e ci siamo mobilitati. Prima siamo stati al centro Baobab, lì ci sono molti bambini. All’inizio erano un pò titubanti, poi si sono sciolti».

– «Abbiamo avuto alcuni casi di scabbia molto contenuti, alcuni già trattati nei giorni precedenti perché è un trattamento che si fa in maniera locale. Grazie a un protocollo d’intesa insieme alla Asl Roma B e Roma A stiamo garantendo ogni giorno attraverso il camper sanitario il trattamento dei casi, con trattamento sia immediato che eventuali recidive nei giorni successivi». Così Flavio Ronzi, presidente Croce Rossa di Roma, fuori dalla tendopoli per migranti allestita nei pressi della stazione Tiburtina. «Attualmente – ha aggiunto – la situazione del contagio scabbia è assolutamente sotto controllo. Stiamo, nella fase di alloggio, cercando eventualmente di separare eventuali casi di scabbia per evitare eventuali trasmissioni tra loro, nonostante il contagio non sia così immediato». Ieri sera è stato molto difficile convincere i migranti a spostarsi qui da via Cupa. Molti non volevano salire sui mezzi dopo quello che è successo alla stazione Tiburtina qualche giorno fa. Quindi con i nostri volontari hanno fatto una lunga camminata da via Cupa a qui in due tre tranche. Appena arrivati però ci hanno chiesto il telefono per poter chiamare gli altri e dirgli ‘guardate, è tutto a posto, qui si sta bene, venitè. Per cui subito dopo sono arrivati i successivi 30-40 e questa mattina hanno cominciato a spostarsi le prime donne e bambini». Così Flavio Ronzi, presidente Croce Rossa di Roma, fuori dalla tendopoli per migranti allestita nei pressi della stazione Tiburtina. «Noi stimiamo – ha aggiunto – che questa sera il campo già andrà al massimo dei posti, ma probabilmente questo tam tam farà si che da via Cupa, dove la situazione è veramente congestionata, altre persone si sposteranno. Questa mattina abbiamo mandato una squadra di cinque pediatri che hanno visitato tutti i bambini presenti sia in via Cupa che alla tendopoli».

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