Attentato incendiario nella sede dell’associazione giuliano-dalmata
Attentato incendiario ieri sera nella sede dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Roma, sulla Laurentina. Qualcuno è entrato nel giardino dove affacciano le finestre e, dopo aver rotto un vetro, ha lanciato un innesco all’interno. Fortunatamente si è trattato di un principio d’incendio rimasto circoscritte solo a un bagno e non ci sono stati feriti. A dare l’allarme, intorno alle 21.30, alcuni cittadini che hanno visto uscire fumo dal lucernario. Sono intervenuti i vigili del fuoco con tre squadre e la polizia. I pompieri hanno forzato la porta d’ingresso e spento rapidamente le fiamme che hanno annerito le pareti del bagno e provocato lievi danni. Pochi i dubbi che si sia trattato di un gesto doloso. Sul posto si è recata anche la polizia scientifica per i rilievi ed è stata informata la Digos. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di zona che potrebbero aver ripreso qualcuno prima o dopo l’incendio. Ascoltati anche alcuni abitanti che potrebbero aver notato elementi utili alle indagini. E oggi la presidente del Comitato Provinciale ANVGD di Roma, Donatella Schurzel, ha sottolineato che l’intenzione «dell’attentatore» era quella di «recare un danno irreparabile alla mole di libri, documenti e materiale multimediale custoditi, oltre ai quadri, arredi d’ufficio e materiale informatico». Il Comitato provinciale ANVGD «oltre a deprecare un gesto tanto vile non intende minimamente farsi intimidire». E sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore alla Scuola del Campidoglio Paolo Masini augurandosi che si «faccia luce al più presto». «I percorsi che abbiamo messo in campo in questi mesi con i progetti nelle scuole e i viaggi del Ricordo vanno nella direzione di allontanare l’odio dalla memoria, affinchè episodi di questo tipo non accadano più», ha sottolineato Masini, ricordando i viaggi che hanno portato centinaia di studenti romani sui luoghi del dramma delle foibe. Mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli ha inviato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano. «Quest’ evento arriva in coda a una continua rimozione attuata da questo Governo nei confronti del dramma del confine orientale – ha dichiarato Rampelli -. La celebrazioni della giornata del Ricordo si sono svolte in sordina, è stata sostanzialmente disapplicata della legge del Ricordo, è stato definanziato il Museo e dell’Archivio storico di Fiume a fronte dei centinaia di milioni destinati alle più microscopiche associazioni partigiane».
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