Mafia capitale, il sindaco dribbla le domande sull'avviso di sfratto di Renzi. Grillo: "Marino-zombie, dimettiti" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, sindaco in silenzio sull’avviso di sfratto di Renzi. Grillo: “Marino-zombie, dimettiti”

Il commissario dem Matteo Orfini ricorda: "Via solo se lo decidono i romani". Ma spuntano quelle assunzioni dirette che imbarazzano il chirurgo. Lo sfogo dell'assessore Paolo Masini: "Resistiamo finché possiamo"

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha dribblato ancora le domande sulle dichiarazioni fatte ieri dal premier e segretario del Pd Matteo Renzi, che ha ipotizzato anche un voto anticipato per il Campidoglio nel 2016. E oggi il primo cittadino, in visita al campo sportivo di Acea al Foro Italico, alla domanda se lo sport aiutasse a resistere, fatta in riferimento alle polemiche sulla sua amministrazione, ha risposto: «Lo sport è una cosa straordinaria». E a chi lo incalza con una serie di domande su eventuali dimissioni dopo le dichiarazioni di Renzi e l’ipotesi urne anticipate ha aggiunto: «Buona giornata e buon lavoro». Tra oltre 140 assunti dal Comune di Roma a chiamata diretta, senza concorso pubblico e avallate da Ignazio Marino, ce ne sono sei che potrebbero trasformarsi in altrettante mine sul sentiero del sindaco, finito nel vortice di Mafia Capitale, secondo un’inchiesta di Panorama. Nel numero in edicola da domani si racconta dell’ex capo della segreteria del vicesindaco, poi assunto dalla Cooperativa 29 giugno di Salvatore Buzzi – ha anticipato il settimanale -, a un componente dello staff dell’assessorato alla Casa, finito agli arresti domiciliari per aver fatto affari con la stessa cooperativa. Passando per un componente dello staff del sindaco («bisogna valorizzarlo», dice Buzzi in una telefonata intercettata), mentre un dipendente dell’assessorato all’ Ambiente è indagato per associazione mafiosa. Posizioni in alcuni casi già al vaglio degli inquirenti – si legge nel comunicato di Panorama -, «ma dal punto di vista politico certamente imbarazzanti per il sindaco del Pd che insiste a rifiutarsi di dare le dimissioni, malgrado la sua poltrona sia ogni giorno più instabile».

– «Roma è governata da uno zombie: »Ignaro« Marino è un morto che cammina. La sentenza di condanna è stata proclamata dallo studio di Porta a Porta e non ammette appello». È quanto si legge sul blog di Grillo: in bella mostra una sorta locandina di un film dal titolo «Dead man walking», «regia» di Ignazio Marino e Matteo Orfini. Pronto anche l’hashtag #marinodimettiti. «Roma deve essere liberata tramite il voto popolare come accaduto a Gela, Augusta, Porto Torres, Venaria e Quarto domenica scorsa. Non si può aspettare il 2016, bisogna andare a elezioni il prima possibile, prima che Roma venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai clandestini. #MarinoDimettiti e lascia i romani liberi di scegliere. L’Onestà sta tornando di moda. L’abbuffata a spese dei contribuenti sta per finire», si legge nel post.- «Elezioni per Roma il prima possibile. Prima che la città venga sommersa da topi, dalla spazzatura e dai clandestini #marinodimettiti». Così Beppe Grillo in un tweet.

Quando si ritornerà alla normalità, dopo la relazione di Gabrielli che dirà che non c’è bisogno dello scioglimento del Comune, noi siamo consapevoli che c’è la necessità di un salto di qualità dell’azione amministrativa». Così il commissario del Pd Roma Matteo Orfini a chi gli chiede un commento sulle parole di Matteo Renzi nei confronti del sindaco di Roma Ignazio Marino. «È chiaro che tutti i problemi della città non sono risolti – aggiunge – Nessuno di noi romani sarà tranquillo finchè non saranno risolti. Renzi ha detto una cosa chiara: Marino te la senti? È nostro dovere raccogliere quella sfida».«Marino non resta o va via dal suo posto perchè lo decide Orfini o Renzi, la sua fonte di legittimazione sono i cittadini che lo hanno votato ed eletto». Così il commissario del Pd Roma Matteo Orfini parlando al Nazareno.

«Noi andiamo avanti finchè possiamo su questa idea di città. Ci stiamo lavorando tantissimo a partire da legalità e trasparenza. Vediamo che succede. Tiriamo dritto». Così l’assessore alla Scuola di Roma Paolo Masini a una domanda sulle dichiarazioni del premier Matteo Renzi sul sindaco Ignazio Marino.

«Stiamo esagerando. Sinceramente non vedo uno scontro acceso». Così il presidente del Coni Giovanni Malagò risponde, a margine dell’inaugurazione dell’Acea Camp, a chi gli chiede se sia necessaria una ‘pace olimpicà fra il premier Matteo Renzi ed il sindaco di Roma Ignazio Marino in vista della candidatura della Capitale alle Olimpiadi 2024.

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