Apertura Metro C e via i camion bar dal Colosseo: le promesse di un sindaco sotto attacco | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Apertura Metro C e via i camion bar dal Colosseo: le promesse di un sindaco sotto attacco

– Il Colosseo senza camion bar, la metro C che si ‘allungà di sei stazioni fino a piazza Lodi e la ‘rigenerazione urbanà del Flaminio a partire dalla realizzazione della Città della Scienza. Dopo Mafia Capitale, la ‘guerra freddà con Matteo Renzi, l’ultimo scontro con il Mef, per il sindaco-chirurgo Ignazio Marino, sempre più sotto pressione, giugno vuole essere il mese della ripartenza. E alla Festa dell’Unità a Roma il primo cittadino presenta la sua ‘ricettà per riscattare la Capitale. Gli ingredienti? Si parte dal decoro ma anche trasporti e urbanistica. Roma si prepara a dire addio ai camion bar e al suk di bancarelle nel centro storico. Spariranno nei prossimi giorni. «Dal 24 giugno via i camion bar dal Colosseo e dalle aree centrali. A Roma si contrastano monopoli e racket» annuncia Marino che ricorda il suo impegno nel contrasto ai tavolini abusivi in centro. E non solo: «Per la prima volta – dice – abbiamo fermato il monopolio del mercato natalizio a Piazza Navona». Non solo decoro ma anche più trasporti promette il chirurgo dem: il 29 giugno la Capitale festeggerà insieme ai suoi protettori San Pietro e Paolo anche l’apertura di sei nuove stazioni della terza linea metropolitana. «La metro C doveva essere inaugurata nel 2011 – chiosa Marino – Nel 2014 sono ripartiti i lavori e sono state inaugurate 15 fermate. Dal 29 giugno ne saranno inaugurate altre sei fino a piazza Lodi mentre nel 2016 aprirà la stazione San Giovanni e l’incrocio con la linea A». Gli annunci non finiscono qui. Il 24 giugno si saprà il vincitore della gara mondiale per la riqualificazione dell’area del Flaminio, che vedrà sorgere nella ex caserma di via Guido Reni la Città della Scienza, su modello di quella di Parigi. «Abbiamo avviato il progetto per piazza Augusto Imperatore – ricorda Marino – Oggi Roma non consuma più suolo ma riqualifica i suoi quartieri». E poi anche rifiuti – «Abbiamo chiuso Malagrotta, portato la differenziata al 43% ed entro il 2015 metteremo la prima pietra agli ecodistretti» – precisa il chirurgo – e ‘rivoluzione nei contì – «Gli sprechi sono stati eliminati e la legalità contabile è ritornata» – e legalità con il «mare di Roma aperto a tutti». Insomma una Capitale che cambia così come recita il titolo delle slides portate dal sindaco alla Festa dell’Unità: «Le scelte per cambiare Roma».

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