Immigrazione, un fenomeno da 350mila persone a Roma: nella Capitale cresciuti il triplo dell'Italia | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Immigrazione, un fenomeno da 350mila persone a Roma: nella Capitale cresciuti il triplo dell’Italia

– Nel panorama dell’immigrazione italiana, l’area romana gioca un ruolo di «assoluto rilievo». Sono «oltre 500 mila i cittadini stranieri residenti nell’intera Città Metropolitana, pari a oltre un decimo del totale nazionale, dei quali oltre 350 mila nel Comune di Roma Capitale. Le loro provenienze e caratteristiche sono tra le più diverse e, nell’insieme, attestano un insediamento sempre più stabile e radicato sul territorio». È quanto emerge da uno studio del Centro studi Idos su impulso dell’Istituto di Studi Politici San Pio V. La pubblicazione esce come numero monografico della rivista «Affari Sociali Internazionali – Nuova serie» (n. 1-2/2015) con il titolo Roma – Italia. Dimensioni transcontinentali dell’immigrazione. I gruppi nazionali più numerosi tra percorsi di inserimento e legami con i paesi di originè. A coordinare la ricerca è stata Maria Paola Nanni con il supporto del corpo redazionale di Idos. «Il totale dei residenti stranieri nel comune di Roma e? aumentato nell’ultimo anno» considerato, ovvero dal 2013 al 2014, «del 40,1% (e del 32,5% nell’area metropolitana), contro un aumento dei residenti in regione pari al 29,1% e una crescita a livello nazionale limitata a meno di un terzo del valore complessivo di Roma (12,2%)». Lo attesta uno studio dell’Idos. L’aumento è da leggere in «termini relativi», spiega la redazione del dossier, ed è «condizionato dalle revisioni dopo il censimento del 2011». Lo studio tuttavia «indica da un lato che il potere di attrazione di Roma e? rimasto pressoche? intatto, nonostante la crisi, anche perche? i servizi alla persona e il commercio trainato dalla vocazione turistica della Capitale sono stati ‘settori rifugiò per i migranti. E anche in ragione delle diverse ‘vocazionì occupazionali delle varie collettivita?, tali valori medi sono fortemente differenziati a seconda del gruppo nazionale e del dettaglio territoriale di riferimento».«Aspetto importante e?la prevalenza tra gli immigrati delle donne, diventate ormai maggioritarie a livello nazionale, mentre prima lo erano solo in alcuni contesti territoriali, primo tra tutti quello romano. In provincia di Roma, come pure nella capitale, l’incidenza delle donne sull’intera popolazione straniera residente e?maggioritaria (pari al 52,7% del totale, dato identico a quello medio nazionale e del tutto in linea con quello del Comune di Roma, 52,8%)». Lo attesta uno studio dell’Idos. «Si collocano al di sopra l’Ucraina (80,1% a livello provinciale e 81,4% nel Comune di Roma), il Peru? (61,1% e 61,8%), l’Ecuador (60,7% e 61,3%), le Filippine (58,7% e 58,8%) e la Romania (54,9% e 58,5%), mentre hanno valori piu? bassi il Marocco (44,9% e 46,4%), l’Egitto (31,9% e 32,4%) e il Bangladesh (22,5% e 22,3%). Questa prevalenza – si spiega – si lega innanzitutto alla domanda di lavoro presso le famiglie, come evidenzia il caso dell’immigrazione ucraina, che in Italia e? connotata da una elevata incidenza femminile, mentre in altri paesi prevalgono i maschi. Nelle collettivita? in cui le donne prevalgono e hanno attivato le catene migratorie e ricongiunto i partner, inoltre, si riscontrano spesso tensioni all’interno dei nuclei per quanto riguarda i ruoli nella famiglia e nella società».

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