Storace: "La maggioranza scappa sulla legalità" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Storace: “La maggioranza scappa sulla legalità”

«La Regione Lazio è nella bufera per gli appalti? Ecco la soluzione. Nominano alla gestione di procedura delle gare un altro dirigente esterno, l’ennesimo, proveniente da una ditta che vince appalti regionali». Lo afferma Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra all’indomani dell’audizione, nella seduta della Commissione Bilancio, di Elisabetta Longo, direttrice della Centrale Acquisti della Regione. «Questo capolavoro andrà in scena con la regia della Longo, dirigente indagata per favoreggiamento e falsa testimonianza ai pm nell’ambito dell’inchiesta Mafia capitale. Oggi e domani – spiega Storace – avrebbero dovuto tenersi due sedute del Consiglio: Zingaretti avrebbe dovuto rispondere delle gravi lacune della direzione regionale che si occupa di appalti, quella centrale acquisti entrata nell’inchiesta sulla gara Cup per mafia capitale. E avremmo comunque dovuto occuparci di sicurezza e legalità, con il provvedimento che riguarda l’osservatorio istituito sul tema dalla regione, dove si vuole fare entrare un membro della direzione investigativa antimafia. Ma poichè l’opposizione chiede di discutere nella stessa legge anche di emendamenti per impedire che quattrini della regione vadano a finire alle cooperative accusate di mafia e dalle cooperative finire ai partiti e dato che i 5Stelle chiedono di istituire una commissione antimafia, la maggioranza scappa e il Consiglio salta». Per Storace «la commedia sulla ‘trincea della legalita» resta piena di punti oscuri e la prova la si è avuta ieri, in commissione bilancio, con la Longo che non ha saputo spiegare nulla del bando appena uscito sulla nuova gara Cup nè fornire il carteggio che è intercorso fra la Regione e l’Autorità anticorruzione: criteri incomprensibili di valutazione delle offerte, stima dell’appalto assolutamente immotivata, modifica lunare dei requisiti di partecipazione alla gara, scarsezza di garanzie sui livelli occupazionali. Avremo pazienza per un’altra settimana, poi – conclude Storace – faremo come Assotutela e andremo in Procura«.

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