Ricerca, 6milioni di euro per 32 progetti universitari. Smeriglio: "Con bando lavoro per 300 giovani" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ricerca, 6milioni di euro per 32 progetti universitari. Smeriglio: “Con bando lavoro per 300 giovani”

Trentadue progetti per un finanziamento di 6 milioni di euro, destinato a Dipartimenti, Istituti e Strutture di ricerca delle Università statali e degli Enti pubblici di ricerca: sono i vincitori della seconda tranche del Bando per la Ricerca della Regione Lazio, presentati questa mattina dal governatore Nicola Zingaretti e dal vice e assessore alla Ricerca Massimiliano Smeriglio all’Università La Sapienza di Roma, insieme con il rettore Eugenio Gaudio. Il finanziamento massimo per ogni progetto è di 250 mila euro, le attività di ricerca dureranno 2 anni e potranno essere acquistati importanti strumentazioni e macchinari per rendere più all’avanguardia i laboratori. Da questi progetti saranno attivati ulteriori 122 nuovi contratti di lavoro (per un totale di 301 tra prima e seconda tranche del bando) per giovani ricercatori, che potranno impegnare le loro intelligenze nei settori scientifici strategici di interesse regionale, cioè l’ingegneria industriale (12 progetti), l’Ict (7), le bioscienze (5), l’agroalimentare (4), la fisica (1), l’ingegneria gestionale (2) e l’economia e sviluppo del territorio (1). I 32 progetti vincitori provengono dalla Sapienza (15), dal Cnr (3), da Tor Vergata (3), dalla Tuscia (3), dall’Istituto Superiore di Sanità (2), dal Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (2), dall’Enea (1), da Roma Tre (1),dall’Università di Cassino (1) e dal Conservatorio di Santa Cecilia (1). Ad aprile erano stati presentati i 18 vincitori della prima tranche riservata a Università statali ed Enti pubblici di ricerca (copertura al 100% per 10 milioni) e centri di ricerca privati (copertura fino al 50% per 4 milioni). Obiettivo del bando, è stato ricordato stamattina, sostenere le infrastrutture della ricerca pubblica e privata presenti nel Lazio e renderle protagoniste di un percorso di valorizzazione dell’eccellenza scientifica e di ripensamento del sistema di sviluppo del Lazio nel segno dell’innovazione scientifica e tecnologica. Entro il 31 luglio la Regione Lazio pubblicherà le linee guida della nuova edizione del bando ricerca per 10 milioni di euro (www.regione.lazio.it/ricerca). «Entro fine 2015 vogliamo organizzare gli Stati generali della Ricerca del Lazio. È il tempo della svolta». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso della presentazione dei vincitori della seconda tranche del Bando per la Ricerca, alla Sapienza di Roma. «Noi abbiamo sanato le situazioni debitorie – ha affermato – sono iniziati i bandi di decine di milioni rivolti alle università e ai ricercatori. Siamo all’inizio della nuova programmazione europea. È importante chiamare a raccolta questo mondo straordinario della scienza, dei laboratori, dei parchi tecnologici che sono un patrimonio unico del Lazio ma che nei tempi della crisi ha vissuto difendendosi dall’aggressione della crisi. Ora dobbiamo iniziare ad attaccare, a essere più uniti e forti – ha concluso – dare le risposte alle ragazze e ai ragazzi che vogliono fare ricerca e con loro discutere su come il Lazio si rilancia come Regione leader del sapere in Italia». Migliorare la tutela ambientale sviluppando colture naturalmente più sane ma anche far si che il verde in città possa rimuovere lo smog immagazzinando carbonio. Sono i due progetti del Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che hanno vinto il bando Filas della Regione Lazio, ai quali andranno finanziamenti di 250 mila euro ciascuno. Ne ha dato l’annuncio oggi il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di un incontro all’Università ‘La Sapienzà di Roma. È focalizzato su pomodoro, peperone, melone e vite DI.CO.PRONA.L del Crea Patologia vegetale, il primo dei due progetti, che punta a sconfiggere in modo naturale funghi e batteri nel seme, nel terreno e nelle foglie delle piante, testando l’efficacia di sostanze e combinazioni impiegate con prove di laboratorio, di serra e di pieno campo. Tre i risultati attesi: minore impatto ambientale dovuto alla conseguente riduzione dei fitofarmaci di sintesi, miglioramento della qualità igienico-sanitaria dei prodotti agricoli, ripristino e salvaguardia della biodiversità microbica dei terreni. Il progetto URBANFOR3, invece, intende misurare con appositi sensori gli scambi gassosi tra foglie e atmosfera e definire il verde urbano in relazione alla sua capacità anti inquinamento, in modo da realizzare una cartografia che consenta agli enti locali di sfruttare la vegetazione per un’aria più pulita. «È una grande soddisfazione ricevere proprio dal territorio un sostegno tangibile per il lavoro che il Crea svolge sul campo – ha affermato Salvatore Parlato, Commissario Crea – la ricerca applicata può fare molto per migliorare la qualità della vita e, in tal senso, la tutela dell’ambiente è forse la sfida più pressante che la scienza si trova a dover fronteggiare». – «Per noi oggi è un momento importante di soddisfazione. Fin dall’inizio abbiamo deciso di investire in modo chiaro in conoscenza, formazione e ricerca. Concludiamo questa fase mettendo al lavoro oltre 300 ricercatori». Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio presentando i progetti vincitori della seconda tranche del bando regionale sulla ricerca alla Sapienza di Roma. «Abbiamo agito tenendo sempre a mente 4 obiettivi strategici – ha spiegato – il primo è un meccanismo di co-progettazione e partecipazione. Questo bando è stato scritto insieme alla comunità scientifica del Lazio. Abbiamo ricevuto oltre 70 contributi scritti. Questo per avere una Regione più aderente alle esigenze del mondo della ricerca. Il secondo è il miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso la valorizzazione dell’attività di ricerca. Il terzo è valorizzare proposte progettuali compatibili con le ‘smart specializations’ del Lazio, ovvero bioscienze, cultura, aerospazio, green economy e agrifood. Infine, la ricerca come investimento in capitale umano – ha proseguito Smeriglio – sono stati infatti premiati i progetti che hanno utilizzato il 60% del budget complessivo per l’attivazione di nuovi contratti finalizzati alla ricerca. Sono arrivati 149 progetti, dei quali 32 sono risultati idonei e finanziabili. Siamo pronti a dire, sin da oggi, che entro dicembre uscirà il nuovo bando da 10 milioni, legati sempre di più al protagonismo dei ricercatori. Entro il 1 ottobre si potranno inviare contributi e suggerimenti» ha concluso Smeriglio. «Siamo tutti convinti che dalla crisi non si esce se non si investe su ricerca, innovazione e giovani. L’impegno della Regione Lazio per valorizzare le eccellenze scientifiche del territorio rappresenta una grande opportunità per il nostro ateneo per dotarsi di nuovi strumenti per la ricerca e per creare opportunità lavorative per i nostri giovani ricercatori». Lo ha detto il rettore della Sapienza di Roma Eugenio Gaudio, nel corso della presentazione dei vincitori del bando regionale per la ricerca. «Per questa ragione – ha aggiunto – trovo significativo che 15 progetti su 32 vincitori siano targati Sapienza. La ricerca scientifica costituisce uno degli elementi a maggior valore aggiunto dell’Ateneo. Pertanto, premiare le eccellenze nella ricerca con sostegni concreti e favorire il miglioramento continuo – ha concluso – è un obiettivo che condividiamo totalmente con la Regione».

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