Viterbo, anziana caduta in povertà viveva tra cani e topi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Viterbo, anziana caduta in povertà viveva tra cani e topi

Cinquantuno cani detenuti all’interno di una struttura abusiva sono stati sequestrati dal personale del Corpo forestale dello Stato. Su delega della Procura della Repubblica di Viterbo gli uomini del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) e del Comando Stazione di Oriolo Romano sono intervenuti all’interno di un canile illegale di Barbarano Romano (VT). La struttura, fatiscente, era gestita da un’anziana signora, caduta in povertà. All’interno del canile erano detenuti 51 cani in pessime condizioni igienico sanitarie tanto che, molti di essi, presentavano ferite e lesioni abbastanza gravi. Il fabbricato era, inoltre, completamente infestato dai topi e dai loro escrementi. L’anziana signora, considerata dagli inquirenti un’Animal Hoarder, ovvero un’accumulatrice seriale di animali, non voleva disfarsi di nessuno dei suoi cani e neanche dei topi, con i quali aveva imparato a convivere, tanto da vivere anche lei in una situazione di estremo degrado, circondata da roditori. Gli accertamenti sono stati effettuati dopo una querela giunta alla Procura della Repubblica di Viterbo che ha disposto la perquisizione del sito e il sequestro degli animali. Attivata anche l’autorità comunale, sul posto il sindaco di Barbarano Romano, nominato custode degli animali e della struttura sequestrata, il quale ha avuto anche l’incarico di risolvere la delicata questione sociale legata all’anziana donna. Oltre agli uomini della Forestale era presente in loco anche il veterinario dell’Asl VT4, nominato custode giudiziario per la vigilanza sanitaria degli animali sequestrati.

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