Fiumicino, Enac: "Ancora disagi dopo gli incendi, non escluse le vie legali" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fiumicino, Enac: “Ancora disagi dopo gli incendi, non escluse le vie legali”

«Non abbiamo parlato di numeri in particolare», ma «Alitalia e Adr sono impegnate soprattutto nelle prossime settimane, che dal punto di vista del traffico sono le più critiche i termini di numeri di passeggeri che arriveranno e partiranno dall’aeroporto di Fiumicino, a mettere in campo tutte quelle che sono le loro potenzialità per gestire al meglio un momento di flussi particolarmente impegnativi, che potrebbero creare qualche problema, indipendentemente da situazioni di emergenzialità come quella che si è creata la settimana scorsa». Lo ha detto il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, al termine di una riunione con Alitalia e Adr nella sede dell’Ente. «È chiaro che siamo di fronte ad un aeroporto che sta viaggiando a circa 145-150mila passeggeri al giorno, in una situazione infrastrutturale che lo stesso ministro Delrio ha dichiarato che necessita di interventi in accelerazione rispetto a quella che è la crescita del traffico esponenziale che sta avendo il nostro Paese e l’aeroporto di Fiumicino in particolare. D’altra parte – ha sottolineato – se pensiamo a quello che dicono i maggiori istituti di trasporto aereo internazionale, nel nostro Paese il traffico è destinato a raddoppiare nel giro di vent’anni. Il che significa che oggi è il momento di doversi dotare di infrastrutture idonee ad accogliere questi flussi. Anche perché, sennò – ha concluso Quaranta – rischiamo di perderli, e può essere poi un danno in termini economici per tutto il Paese». La necessità di riorganizzare il lavoro dei vigili del fuoco «sarà proprio uno degli elementi che verranno valutati dal tavolo di coordinamento che convocherà il ministro Delrio. Ovviamente anche con la presenza del corpo dei vigili del fuoco che oggi non era presente in riunione». Lo ha detto il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, al termine di una riunione con Alitalia e Adr nella sede dell’Ente. «Al momento, a me questo non risulta, però non si può escludere che un domani possa avvenire». Così il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, al termine di una riunione con Alitalia e Adr nella sede dell’Ente, a chi gli ha chiesto se fosse a conoscenza di class action o ricorsi a vie legali contro l’aeroporto di Fiumicino. «Ricordo che l’incendio del 7 maggio ha provocato l’inutilizzazione di circa 5mila mq dell’aeroporto: 2mila perché sono bruciati e 3mila perché comunque sono inagibili. In una parte di aerostazione dedicata ai transiti. Questa area è inutilizzabile, questo ha comportato la necessità di dotarsi di strumenti alternativi per movimentare i passeggeri in arrivo e che devono ripartire, perché hanno Fiumicino come transito e non come destinazione finale, tramite un servizio di autobus. È chiaro che anche questo ha un pò congestionato la viabilità interna dell’aeroporto e comportato una maggiore difficoltà operativa dell’aeroporto, che tuttora si sta avendo». Lo ha detto il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, al termine di una riunione con Alitalia e Adr nella sede dell’Ente. «Devo dire però che – ha aggiunto – nonostante questo, sia pure con gli evidenti disagi, l’aeroporto di Fiumicino sta mantenendo inalterata la capacità operativa e, anche nella fase dell’incendio della pineta la settimana scorsa, nella giornata maggiormente interessata, l’operatività, sia pure con tutti i disservizi che abbiamo visto, ha raggiunto il 95%». Il direttore generale di Enac ha spiegato ancora che «le macchine normalmente sono programmate per girare e occupare il meno possibile gli spazi in aeroporto. Evidentemente, se arrivano 90 macchine e ne partono soltanto 40, la metà restano a terra». La giusta proporzione tra atterraggi e decolli, però, «dipende ovviamente dalla situazione del momento. Va valutata sulla base di quella che è l’attività programmata e quella che è la limitazione che l’infrastruttura consente. In questo caso particolare – riferendosi allo scalo di Fiumicino – ci siamo trovati di fronte ad un 100% di differenza tra gli uni e gli altri». Gli atterraggi (90) sono stati più del doppio dei decolli (40). «Questo inevitabilmente ha comportato dei disagi». «È chiaro che se voli previsti in atterraggio vengono dirottati su altri scali – ha concluso – analogamente non potranno partire dallo scalo. In quel caso, quindi, si va a ridurre proporzionalmente tanto i voli che arrivano, tanto quelli che partono».- Aeroporti di Roma «collaborerà con grande impegno con Enac ritenendo utili criteri più chiari e stringenti, anche in vista del trasferimento di responsabilità di tale attività al gestore aeroportuale che finalmente si realizzerà nel 2017, in virtù della specifica direttiva europea di settore». Lo afferma il gestore degli aeroporti di Roma, commentando la necessità indicata dall’Enac nel corso di un incontro con Adr e Alitalia di un miglior bilanciamento del numero di voli in decollo e atterraggio. «Aeroporti di Roma esprime apprezzamento per i risultati della riunione operativa tenutasi stamane presso la sede centrale dell’Enac, alla quale erano presenti, oltre ai rappresentanti della società di gestione, anche quelli di Alitalia e Enav», si legge nella nota di Adr. Per quanto riguarda i disagi operativi registrati nei giorni immediatamente successivi all’incendio del 29 luglio scorso, «Adr conferma ulteriormente che questi sono totalmente superati. In particolare – prosegue la nota – il traghettamento dei passeggeri in transito, tramite l’utilizzo di apposite navette interpista, ha consentito di raggiungere performance di mobilità dei passeggeri all’interno dello scalo di Fiumicino migliori della situazione precedente l’incendio». – Nelle ore successive all’incendio del 29 luglio nella pineta vicino all’aeroporto di Fiumicino «si è determinata una sproporzione nella gestione dell’operativo dei voli». Lo afferma l’Enac nella nota diffusa al termine dell’incontro con Adr e Alitalia per l’analisi di quanto accaduto. «Sono stati gestiti 90 voli in arrivo e 40 voli in partenza – spiega la nota -che hanno portato a una congestione sia delle piazzole di sosta degli aeromobili, sia di passeggeri nelle aerostazioni per le partenze e per i transiti». «L’inconveniente, peraltro, si è inserito in un contesto di forte sviluppo infrastrutturale delle scalo che vede importanti lavori in corso pienamente compatibili con le normali operazioni, anche nel periodo estivo, ma che determinano una minore flessibilità dell’intero sistema aeroportuale in concomitanza con situazioni critiche, come quelle accadute la scorsa settimana», rileva l’Enac, che evidenzia anche che, «a seguito della gara europea, attualmente in corso di svolgimento e basata su requisiti di solidità finanziaria e di qualità dei servizi particolarmente elevati, per limitare a tre gli operatori presenti sullo scalo, i servizi di handling dovrebbero migliorare nella qualità e nel più efficace coordinamento delle attività da parte del gestore aeroportuale». Alla luce di quanto emerso nel corso delle giornate del 29 e 30 luglio – aggiunge l’Enac -, sono state individuate possibili azioni di miglioramento nelle seguenti aree: procedure relative al presidio antincendio dei Vigili del Fuoco in ambito aeroportuale; prevenzione della saturazione dello scalo mediante il bilanciamento di decolli e atterraggi in situazioni straordinarie; gestione ordinata delle partenze in situazioni di congestione dello scalo; coordinamento di tutti i soggetti coinvolti tra cui le società di assistenza a terra, le compagnie aeree, l’Enav.

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