Giubileo, a piedi nel cuore di Roma: Marino presenta i cammini dei pellegrini | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Giubileo, a piedi nel cuore di Roma: Marino presenta i cammini dei pellegrini

Resteranno invece con ogni probabilità pedonali, dopo la «gran bella prova», ha detto Pucci, alcune piazze del centro storico, come piazza dell' Orologio, piazza Sant'Agostino e piazza San Salvatore in Lauro

– Nel cuore di Roma, sulle orme degli antichi pellegrini attraverso vie, vicoli, piazze splendide e riservate della capitale barocca, toccando chiese e luoghi di culto spesso dimenticati anche dagli stessi romani, ma percorsi da secoli nei viaggi di fede verso la Città eterna. Sarà una esperienza religiosa ma anche di cultura e di scoperta quella dei fedeli che arriveranno in Vaticano percorrendo i quattro itinerari pedonali giubilari presentati in Campidoglio dal sindaco Ignazio Marino e dal suo assessore ai Lavori pubblici Maurizio Pucci, con il vicepresidente dell’Opera romana pellegrinaggi monsignor Liberio Andreatta. L’input è arrivato dallo stesso papa Francesco, ha ricordato il sindaco, che in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia ha voluto che «i pellegrini arriveranno ai luoghi di culto, comprese alcune catacombe, come un vero pellegrinaggio, quindi con parte del cammino fatto a piedi». Lungo i quattro percorsi aperti anche alle bici, grazie a un investimento di 800 mila euro derivati dall’allentamento del Patto di Stabilità, i pellegrini troveranno marciapiedi più larghi, strisce pedonali rifatte, nuovi e più gradevoli arredi urbani, zero barriere architettoniche e anche sampietrini più in ordine. Gli appalti saranno tutti a gara («no agli affidamenti diretti») e chi vincerà dovrà lavorare notte e giorno, sette giorni su sette. A piedi si potrà arrivare fino a San Pietro, poichè per tutto l’Anno Santo su via della Conciliazione sarà ricavata una ‘corsia pedonalè, che però potrà essere rimossa in caso di grandi eventi. Resteranno invece con ogni probabilità pedonali, dopo la «gran bella prova del giubileo», ha detto Pucci, alcune piazze del centro storico, come piazza dell’ Orologio, piazza Sant’Agostino e piazza San Salvatore in Lauro. Gli itinerari pedonali, che saranno inviati a tutte le diocesi del mondo dalla Santa Sede e che saranno segnalati da una apposita segnaletica, evitano spesso volutamente le vie e le piazze ‘maggiorì (come via Cavour, corso Vittorio, Campo dè Fiori) preferendo ripercorrere i passi degli antichi pellegrini. Il punto di arrivo è sempre San Pietro; il primo e il secondo percorso (il ‘Cammino papalè) partono da San Giovanni passando per il Colosseo e arrivano in Vaticano con due varianti (via dei Banchi Nuovi e via dei Coronari); il terzo (il ‘Cammino del pellegrinò) parte sempre da San Giovanni ma passa per via di San Paolo alla Regola. Quarto itinerario (il ‘cammino marianò) parte da Santa Maria Maggiore e passa per via Urbana, Fori Imperiali e Carcere Mamertino. Itinerari insomma, ha detto Pucci, «non turistici ma di fede», in cui si toccano chiese legate alla tradizione giubilare come S.Giovanni dei Fiorentini, S.Spirito in Sassia , San Salvatore in Lauro, Santa Maria in Vallicella e Ss. Trinità dei Pellegrini. Si lavora inoltre su percorsi pedonali che passino anche per l’altra grande basilica romana, San Paolo, e su una pedonalizzazione di via Trionfale, nel senso della discesa, per chi arrivi da nord percorrendo la via Francigena. E chi non va a piedi è fortemente incentivato a usare i mezzi pubblici: treno o metropolitana. Insomma, ha detto la minisindaco del I Municipio Sabrina Alfonsi «manteniamo la grande promessa di non portare bus turistici fino a sotto le chiese». Monsignor Andreatta si è detto più che ottimista sullo stato dei lavori: «Le grandi opere? Sono quelle di misericordia. Mentre i media si divertivano a parlare male di Roma e a dire che non si fa niente, io e l’assessore Pucci camminavamo e lavoravamo. Siamo pronti, state sereni. Lo so che dirlo può essere equivoco – ha scherzato – ma è detto da un sacerdote, non da un politico…».

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